In Sardegna

Sardegna, primato negativo al Sud: Pil pro capite - 2,3 % secondo il rapporto Cgia Mestre per un sardo su due esiste il rischio povertà

 poveri

CAGLIARI. Il divario economico e sociale tra Nord e Sud è allarmante: esiste il rischio povertà  per 1 persona su 2, e nel Mezzogiorno la Sardegna è una delle Regioni col primato peggiore. Lo rivela l'ufficio studi della Cgia di Mestre che ha messo a confronto i risultati registrati da 4 indicatori: Pil pro capite; tasso di occupazione; tasso di disoccupazione; rischio poverta' o esclusione sociale. In termini di Pil pro-capite, ad esempio, se nel 2007 (anno pre-crisi) il gap tra Nord e Sud del Paese era di 14.255 euro (nel Settentrione il valore medio era di 32.680 e nel Mezzogiorno di 18.426 euro), nel 2015 (ultimo anno in cui il dato e' disponibile a livello regionale) il differenziale e' salito a 14.905 euro (32.889 euro al Nord e 17.984 al Sud, pari ad una variazione assoluta tra il 2015 e il 2007 di +650 euro). Al Sud le variazioni percentuali piu' negative si sono registrate in Sardegna (-2,3 per cento) in Sicilia (-4,4 per cento), in Campania (-5,6 per cento) e in Molise (-11,2 per cento). Buona, invece, la performance della Basilicata (+0,6 per cento) e della Puglia (+0,9 per cento).