In Sardegna

Sanità, giunta Pigliaru a rischio: "censura" degli alleati per l'assessore

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CAGLIARI. La maggioranza che governa la Regione in Sardegna appesa a un pugno di voti, che non è detto ci siano. Rischia di cadere sulla sanità il governo di Francesco Pigluaru, che oggi deve affrontare il lancio del siluro partito dagli alleati (insofferenti da tempo, ma mai definitivamente all'opposizione) del Partito dei Sardi: il capogruppo Francesco Congiu e i colleghi riuniti sotto il simbolo creato da Paolo Maninchedda hanno presentato una mozione di censura nei confronti dell'assessore Luigi Arru. Il Pds richiama la precedente mozione  che richiamava "l'adozione di atti di organizzazione e amministrativi da parte delle aziende sanitarie della Sardegna in evidente contrasto con il documento di "Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna" approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 25 ottobre 2017".

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Poi nelle scorse settimane è arrivata la lettera del ministero della Salute, che bocciava la riforma della rete. Così il Pds ricorda "che il sistema sanitario regionale e gli utenti dei servizi sanitari pagano sistematicamente le conseguenze del mancato rispetto degli impegni assunti per la risoluzione dei gravi problemi che affliggono la sanità sarda". Da qui la conclusione: si esprime "censura politica nei confronti dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per aver reiteratamente disatteso gli impegni assunti per la risoluzione dei gravi problemi che affliggono il sistema sanitario regionale e per non aver rispettato la volontà del Parlamento sardo come espressa sia nel documento di ridefinizione della rete ospedaliera che nelle numerose mozioni e ordini del giorno approvati in materia".

Per fare i conti non ci vuole una calcolatrice. I consiglieri regionali sono 60. La maggioranza "regolare" è di 36 voti contro 24 dell'opposizione. Ma il Pds (cinque componenti) si sposta, così gli equilibri in aula questo pomeriggio saranno di 31 contro 29. Basta un malanno, un'assenza strategica, o proprio la volontà di mandare tutto all'aria, che in Regione salta tutto.