CAGLIARI. C'è da sostituire un parlamentare: con le dimissioni per assenteismo del cinquestelle Andrea Mura - che dovrebbero essere accolte dall'aula di Montecitorio entro settembre - gli elettori del collegio di Cagliari dovranno andare a elezioni suppletive, con tutta probabilità entro novembre. Quindi si dovrà tornare alle urne e i giochi sono riaperti. Chi si candiderà? Una proposta arriva dal leader del Partito dei sardi - e aspirante presidente della Regione a capo di quella che lui stesso definisce una "coalizione di convergenza nazionale - Paolo Maninchedda: diamo dimostrazione di unità, presentiamo un candidato unico.
Quindi, non una corsa fra contendenti di diversi schieramenti. Maninchedda propone anche un profilo: "Lo si può scegliere dal mondo del movimento per l’insularità, oppure da quello per la fiscalità, oppure dal mondo della cultura e della ricerca, oppure dal mondo politico e delle istituzioni, ma l’importante è che si possa dire che non si è accettato di competere da Sardi sulle differenti sfumature delle politiche italiane, ma da Sardi uniti sui temi del fisco, dei trasporti, dell’insularità, in una parola, dei poteri per poter vivere e prosperare. Si pensi a questo: che impatto avrebbe in un’Italia divisa su tutto, una Sardegna capace di non dilaniarsi per un seggio alla Camera?". E chissà come a destra (Forza Italia e Lega-Psd'Az) e a sinistra (Pd) accoglieranno l'idea.
"Un candidato di unità nazionale sarda al posto di Mura alla Camera"
- Redazione