Culture

Cagliari, "Abbuffata di poesie sparse" in via Spano

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CAGLIARI. Terzo appuntamento per l’estate in versi tra le strade di Cagliari. L’associazione culturale Hyperion Art presenta Abbuffata di poesie sparse, un progetto pensato in occasione delle manifestazioni di CagliariPaesaggio 2018. Dopo le prime due serate in piazza San Giacomo e piazza Aquilino Cannas, l’attore e poeta Giuseppe Boy sarà in via Spano, mercoledì 25 luglio a partire dalle 19,30, per una performance interattiva che ha come obiettivo la divulgazione della poesia. Un’azione poetica in cui il pubblico sarà direttamente coinvolto, con la possibilità di scegliere tra le tante poesie sparse a terra, a disposizione di tutti, e leggerle a voce alta, per l’ascolto degli altri presenti.

Ognuno può diventare così ascoltatore e lettore, fruitore e protagonista dello spettacolo. Chi lo desidera, può portare altre poesie da aggiungere al mucchio, arricchendo la scelta a disposizione di tutti e contribuendo così al principale scopo del progetto: riempire il mondo di poesia.

Ogni serata vede la partecipazione di un ospite speciale, rappresentante del mondo culturale e dello spettacolo cagliaritano. Dopo Rossella Faa e Maria Loi, sarà la vola di Lia Careddu, attrice di straordinaria bravura, da quarant’anni sul palcoscenico.

Teatro naturale di questo ciclo dell’Abbuffata sono alcuni tra i luoghi più suggestivi di Cagliari, questa settimana la via Giovanni Spano, appena fuori le mura di Castello, a pochi passi dalla Porta dei leoni (25 luglio). La settimana successiva, invece, l’ultimo appuntamento si terrà alla Villa di Tigellio a Stampace, uno dei più preziosi siti archeologici della città (1 agosto).

Se una sera d’estate, verso il tramonto, ci si imbatte in un mucchio di poesie sparse in terra, magari qualcuno può tornare a casa con una ricchezza in più:  la ricchezza della poesia.

«Cosa succede – si domanda Giuseppe Boy - se un mercoledì sera di luglio, passeggiando per Cagliari verso il tramonto, in una piazzetta caratteristica dei quartieri storici ci si imbatte in mucchio di poesie sparpagliate in terra? E cosa succede se ci si ferma, si raccoglie qualcuno di quei fogli e si scopre una poesia che parla di noi, si rivolge a noi, dice le cose che noi avremmo voluto sempre dire e non siamo mai stati capaci di farlo?».