Culture

Le note delle "Arpe dal mondo" risuonano per le strade di Cagliari

Gabriel-Abdala-Perlestain-Sanchez

CAGLIARI.  Viaggio sul filo delle note e delle emozioni con la quarta edizione del Festival Internazionale “Arpe del Mondo” ideato e diretto dal musicista Raoul Moretti e prodotto e organizzato dall'Ente Concerti Città di Iglesias in collaborazione con il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Fin dal titolo la kermesse – inserita nel circuito dei più importanti Festivals dedicati allo strumento di origine antichissima, già noto ai Sumeri e agli Egizi, nelle sue molteplici declinazioni contemporanee – mette al centro la musica come linguaggio universale capace di superare i confini e far dialogare genti e culture nel segno della bellezza. L'idea di strumento aulico inserito nella tradizione classica – dall'“Orfeo” di Claudio Monteverdi alle “Danses sacrée et profane” di Claude Debussy – con excursus nel jazz e nell'elettronica nel ventesimo secolo, lascia il posto alla “trasgressione” con concerti e flash mob fuori dai teatri, vere e proprie “incursioni sonore” nei luoghi più diversi, dalle strade e piazze del centro storico ai ristoranti e i clubs. Far (ri)scoprire il fascino dell'arpa – in tutte le sue sfaccettature – coinvolgendo gli spettatori è il senso di una sfida apparentemente ardua, ma già pienamente riuscita, con più di mille persone riunite in una piazza e intente ad ascoltare una performance inusuale e sorprendente tra melodie e ritmi sudamericani e suggestioni latin jazz. L'intreccio fra sperimentazione e avanguardia da un lato e tradizione dall'altro si evidenzia nella scelta di strumenti caratteristici della cultura popolare – in particolare sudamericana e africana – come l'arpa paraguaiana, l' arpa llanera, il cuatro e la kora africana.

Yessenia-Perez-1

Arpe del Mondo” evoca un'immagine suggestiva, tradotta in forma stilizzata sulla locandina, che ben rappresenta lo spirito del festival secondo Raoul Moretti: «Il mondo che vibra come un’arpa, le corde che diventano un filo che unisce i popoli sulle rotte della tradizione e dell’innovazione, al di là di una visione stereotipata dello strumento, avvicinandolo ad un pubblico più ampio e trasversale».

Il Festival recupera la dimensione originaria di “festa popolare” come momento fondamentale nella vita di una comunità, riducendo le distanze tra l'ideale palco e la platea, sollecitando l'interesse e la curiosità di spettatori appassionati e casuali e suggerendo come al di là degli schemi e delle convenzioni l'arpa possa attraversare le diverse epoche e spaziare tra generi e stili, dalla classica al rock, dal jazz all'elettronica al pop senza rinunciare alle sue peculiarità né alla sua cifra espressiva.

«Il festival crea il luogo ideale, attraverso l'accoglienza e la condivisione, per un vero scambio culturale tra gli artisti provenienti da vari Paesi e tra gli artisti stessi e il pubblico, tramite concerti nei luoghi più vari (teatri, balconi, giardini, clubs, strade), incontri con gli studenti, seminari» spiega il direttore artistico «e ha trovato la sua naturale sede negli splendidi scenari del Sud Sardegna, a conferma della tradizionale ospitalità dell'Isola» sottolinea Raoul Moretti.

Forte del successo delle tre precedenti edizioni, con un eccellente riscontro e “numeri in crescendo” il Festival Internazionale “Arpe del Mondo” giunge ora alla quarta edizione - realizzata in collaborazione con il CeDAC Sardegna, che ancora una volta si fa promotore della diffusione dell'arte e della cultura nell'Isola attraverso eventi e manifestazioni pensati per favorire lo sviluppo armonico della società - tra radici e futuro.

Tra le novità di quest'anno, una prima tranche estiva, preludio all'atteso appuntamento autunnale: «la prima parte avrà un taglio più pop(olare), legato alla stagione turistica ed al territorio» spiega Raoul Moretti. «Dal 4 al 9 luglio arpisti di 4 Paesi differenti faranno vibrare le loro corde per le strade di Cagliari, con una tappa sentitissima a Carloforte».

L'ouverture è affidata all'artista russa Vasilisa Lushchevskaya, arpista di grande talento e solida formazione classica, vincitrice di prestigiosi concorsi internazionali, con all'attivo una brillante carriera concertistica come solista e con vari ensembles, per la prima volta in Sardegna, sarà protagonista mercoledì 4 luglio alle 20 al Bar Florio in piazza San Domenico a Cagliari con un intrigante assolo all'arpa elettrica con basi elettroniche. Un'inedita performance per la musicista moscovita, nata in seno ad una famiglia di artisti e formatasi alla Gnessin Special School e alla Russian Academy of Music, solista dell'ensemble QuintElle (vincitore del Grand-Prix del “Best Instrumental Ensemble” Award of Fashion House International), con vasto seguito sul web, che si cimenta con un repertorio squisitamente contemporaneo.

La serata di mercoledì 4 luglio proseguirà con gli interventi a sorpresa dei musicisti nel quartiere della Marina a Cagliari, secondo una formula già felicemente collaudata, per portare l'arte in luoghi “altri” - dai ristoranti agli spazi en plein air del rione di fronte al porto. Folgoranti performances, quasi brevi “assaggi” sonori, ad opera di artisti come il messicano Gabriel Abdala Perlestain Sanchez con la sua arpa paraguaiana e il duo colombiano formato da Yessenia Perez (arpa llanera) eSonia Velasquez (cuatro) e – per la prima volta al Festival – spazio alla kora africana, arpa tradizionale dell’Africa centrale, suonata dal diciannovenne cantastorie del Gambia M Jali Suso.

Sarà invece l'Orto Botanico di Cagliari a far da cornice – giovedì 5 luglio a partire dalle 21 – ad un nuovo itinerario botanico-musicale (indispensabile la prenotazione al numero 3294137386 o via e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dopo il successo della passata edizione, con nuove alchimie sonore e dialoghi a distanza tra arpa elettrica, arpe sudamericane e kora africana per una passeggiata tra piante monumentali e essenze rare in versione notturna.

Aperitivo al tramonto” - venerdì 6 luglio alle 18.30 a Le Palmette – sul Lungomare Poetto di Cagliari – con Vasilisa Lushchevskaya all'arpa elettrica e Dj set - e a seguire – alle 20 – l'evento “a tema” intitolato “A Cena con l’Arpista”.

A Carloforte – sabato 7 luglio alle 20.30 – si celebra “La Notte delle Arpe” al Teatro Mutua – un evento incastonato nell'estate tabarchina e interamente dedicato allo strumento a corde – fra tradizione e innovazione.

Le arpe risuoneranno ancora domenica 8 luglio dalle 20 nel quartiere della Marina a Cagliari – tra la seduzione dell'arpa elettrica e la voce antica della kora africana, accanto gli strumenti a corda del Sud America. Infine appuntamento con l' “Arpa al Chiosco” - lunedì 9 luglio alle 19.30 al Luchia in viale Buoncammino a Cagliari per il concerto di Gabriel Abdala Perlestain Sanchez (arpa paraguaiana) – che ritorna nell'Isola a grande richiesta, dopo lo strepitoso successo dell'anno scorso - per un immaginario viaggio nelle atmosfere d'oltre oceano, tra musiche tradizionali sudamericane e jazz latino.

Spazio ai giovani talenti – come Yessenia Perez (arpa llanera) e M Jali Suso – secondo una precisa “filosofia” del Festival che nel disegnare i suoi itinerari sonori privilegia l'incontro fra gli artisti di diversa provenienza e ospita accanto ad interpreti affermati anche gli arpisti di domani.

E non finisce qui, come ricorda il direttore artistico Raoul Moretti: «Dal 3 al 7 ottobre la seconda parte di “Arpe del Mondo” 2018 vedrà esibirsi tra Cagliari,Iglesias, Macomer e Sassari straordinari artisti ed ensembles da Croazia, Egitto, Turchia, Ucraina e Venezuela».

Il IV Festival Internazionale “Arpe del Mondo”, prodotto dall’Ente Concerti Città di Iglesias e realizzato in collaborazione con il CeDAC Sardegna, grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna e dell'Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna e di una rete di partners a livello internazionale e locale. Oltre al patrocinio e sostegno di istituzioni quali l’Ambasciata del Messico a Roma e i Ministeri della Cultura della Croazia e dell'Egitto, le preziose sinergie con ilConsorzio Cagliari Centro Storico che si occuperà dell’ospitalità e Luminalab Vision che documenterà il Festival, con l’Orto Botanico di Cagliari e il Centro Servizi Culturali di Macomer, e ancora Up eventi di Carloforte, Le Palmette, Luchia, Bar Florio e Bflat che accoglieranno gli eventi.