TEMPIO. È stato presentato sabato 25 marzo, nella Sala Convegni della Palazzina Comando, il trailer ufficiale dell'ultima opera cinematografica del regista sassarese Tore Manca, alla presenza di un folto pubblico e numerosi rappresentanti delle istituzioni. Il film, dall'intrigante titolo "ErdKinder" (in italiano: i bambini della terra) è stato patrocinato dal Comune di Tempio e realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna e il contributo di Sardegna Film Commission. È un racconto per immagini, a tratti onirico e surreale, con una splendida fotografia.
Erdkinder è un film indipendente, girato e ambientato totalmente in Sardegna, interpretato da molti attori sardi e giovanissimi adolescenti alla prima esperienza cinematografica. Il tema portante è quello del rispetto dell'ambiente e del contatto con la natura che da sempre sono argomenti molto cari all’autore e presenti in tutti i suoi lavori. Tra questi va certamente ricordato il precedente film di Tore Manca, "The Man of Trees" (di cui abbiamo dato notizia anche noi di YouTG in questo articolo - LINK), che ha riscosso notevole successo di critica ed è stato presentato e premiato in vari festival nazionali e internazionali, tra cui il prestigioso "London Eco Film Festival" (LINK). Anche in questo caso un lavoro con tema ambientale, ispirato alla storia di Jean Giono, scrittore francese noto come "L’uomo che piantava gli alberi" che fu in grado di dedicare gran parte della sua vita alla natura, isolandosi dal mondo e piantando alberi, ghiande, semi di quercia e di altre piante: un gesto umile, generoso pieno di amore verso il nostro pianeta continuamente violentato dall’umanità.
Il lungometraggio ErdKinder, di cui è stato presentato il trailer ufficiale (nel video sopra), entrerà ora in fase di post-produzione, sotto la produzione dell'Associazione culturale Mater-ia e la co-produzione di Moviment’Arti. Al montaggio video di unirà la soundtrack inedita e composta per l'occasione dalla violoncellista Daniela Savoldi e dal musicista elettronico Arnaldo Pontis (che collabora con il regista fin dai suoi primi film e cortometraggi) insieme alla voce narrante fuori campo di Chiara Chinni.
A presentarci il trailer e alcuni scatti frutto del "making-of" del film, è stato lo stesso Tore Manca che oltre ad essere il regista è anche sceneggiatore e produttore dell’opera. Lo ha fatto alla presenza di importanti rappresentanti delle istituzioni (Andrea Biancareddu, Assessore regionale alla cultura, Gianni Addis, Sindaco di Tempio Pausania e Monica Liguori, Assessore Comunale alla cultura).
Fra i presenti anche Daniela Tamponi, produttrice e coreografa; Matilda Deidda, assistente alla regia e set-designer e parte dello staff: Luigi Ruiu, assistente edizione e Giuseppe Deriu, fonico presa diretta.
Presenti anche molti fra gli attori e protagonisti del nutrito cast del film, tra questi è giusto citare gli adulti che sono: Lupa Maiomone, Francesca Ventriglia, Alessandro Pala Griesche, Daniela Tamponi, Matilda Deidda, Alessandra Carbini, Vittorio Pistidda, Fabio Noce, Antonello Tola, Marco Ceraglia e Aldo Bini. Ma sopratutto i protagonisti più giovani, i veri “Endkinder”, del film: Marika Dessolis, Chiara Muntoni, Ginevra Chirico, Cristina Contu, Mario Addis,Maria Chiara Quidacciolu, Nina Curnis, Adele Masu, Angela Bruno, Beatrice Orecchioni, Emma Deledda, Alida Monteduro, Cecilia Musumeci, Francesca Filiziu, Camilla Barsotti e Miriam Tamponi.
LA TRAMA
La trama ci narra di un futuro distopico, in luoghi non troppo lontani dal nostro presente, dove la giovane protagonista tredicenne, raccolti pochi oggetti dentro uno zaino, decide di fuggire dal grigiore delle aule scolastiche, dal rumore della città e dal mutismo familiare.
Una enorme volontà interiore le permetterà di attraversare l'ignoto di una foresta per unirsi ad un gruppo di altri adolescenti che in quella foresta, lontano dagli adulti e dalle città, abitano in comunione selvaggia con la natura. Una fuga dal "grigio" del quotidiano urbanizzato che diventa anche un racconto di viaggio, di ribellione giovanile e formazione. La fuga dal grigio verso il verde porta al riappropriarsi di un equilibrio ancestrale che è stato sottratto al genere umano. La foresta diventa luogo privilegiato per la riscoperta del sè. Dove vivere lontano da qualsiasi scuola e famiglia, con la natura che le sostituisce entrambe impartendo ai giovanissimi protagonisti nuove e profonde lezioni di vita. Sopra ogni cosa, ma anche intorno ad ogni cosa, il rigoglio del verde e il gorgoglio dell’acqua. Presenze naturali e oniriche che portano in sé il germe di ogni vita nuova.