CAGLIARI. Sabato prossimo alle ore 18,00 nella sala della Fondazione Berlinguer in via Canepa, 58 a Oristano, verrà presentato il libro "Rapaci d'Italia e d'Europa volume 2 i notturni" curato da Federico Cauli, Paolo Galeotti e Fulvio Genero.
Federico Cauli, insegnante di scienze, autore di libri di letteratura naturalistica e di saggi, collaboratore e consulente di riviste sulla natura e programmi televisivi di carattere ambientale e documentarista; nel corso dell’incontro si tratterà della biologia, dell’etologia e delle superstizioni che hanno accompagnato questi uccelli nei secoli. In questo volume, scritto in modo rigoroso e facilmente accessibile da tutti, potremo scoprire tutto sulla biologia e sul comportamento di questi uccelli. Il libro è composto da 411 pagine e contiene 182 fotografie dei migliori fotografi italiani e stranieri. Gli strigiformi, comunemente noti come rapaci notturni o gufi, costituiscono un ordine molto caratteristico ed omogeneo di uccelli predatori dall’aspetto inconfondibile, dovuto al capo grosso e tondo e alla loro posizione eretta. I più noti in Sardegna sono il barbagianni, la civetta e l’assiolo. Spesso il sentiamo ma non riusciamo a vederli grazie al loro incredibile mimetismo. Il volo è silenzioso e l’udito è eccezionale. Caratteristiche che permettono loro di piombare sulle prede nel massimo silenzio. Nel Campidano il Barbagianni è noto come “sa stria”, la strega, ed è solito nascondersi nelle cavità dei vecchi edifici agendo esclusivamente di notte a differenza della civetta che si può osservare anche di giorno posata su pietre e pali. Sulla civetta si accanisce la superstizione popolare, il suo verso lamentoso cuccumeu è di cattivo presagio. Si dice infatti che quando la civetta canta sopra una casa qualcuno degli occupanti muore. Anche nella letteratura si trovano diversi esempi di come i gufi siano considerati uccelli della stregoneria e della morte: tristi, maledetti, spettrali
Le attività della serata saranno coordinate da Gabriele Pinna, delegato provinciale della LIPU e interverrà Giovanni Pischedda, responsabile del progetto OTUS Sardegna.