Culture

E venne il giorno: la realtà supera la peggiore fantasia

  

Video: un estratto dal film "the Happening" 

 

Il video e l’immagine  che accompagnano quest’articolo  sono tratti da un film del 2008 intitolato  “The Happening” del noto regista  M. Night Shyamalan.  Si tratta di un film del filone Sci-fi/Horror, uscito in Italia con il titolo “E venne il giorno”  che ha come  protagonista l’attore Mark Walberg.  Questo film,  a differenza di altri  lavori di Shyamalan,   venne accolto molto  negativamente dalla critica e anche dal pubblico,  tanto da guadagnarsi diverse nomination ai  Razzie Awards del 2008, ovvero i premi  originariamente noti come  “pernacchie d'oro”,  che sono considerati  l’antitesi degli Oscar  perchè vengono dati ai peggiori film di ogni anno.  Ma  non sono certo la diffusione o il successo riscossi da quel film quello di cui vorrei parlarvi.  Preferisco  riassumervi  brevemente la sua sceneggiatura e la storia di fantasia che cercava di narrare.

Il  film “The Happening” si apre infatti con una serie di suicidi di massa che avvengono, improvvisamente e  senza nessun motivo apparente, a Central Park nella città di New York.  Inizialmente si pensa sia colpa di un attacco biochimico terroristico ma, man mano che i suicidi  si diffondono  anche in altre città del nord-est americano, si fa strada l’ipotesi che si tratti di un virus di origine sconosciuta e la gente abbandona in massa le metropoli in quanto alcuni scienziati ipotizzano che sia l'effetto di una neurotossina  velenosa  prodotta dalle piante per difendersi dall’inquinamento delle nostre città..

Mentre tutto sembra ormai perduto, nello stesso inspiegabile modo con cui è comparsa, la catena di suicidi si interrompe in tutta l’America. Ma solo per ricomparire, mentre siamo ormai al termine del film, all’altro lato dell’Atlantico, a Parigi, in un altro parco, quello  delle “Tuileries”.     

Ecco, quello che trovo davvero interessante farvi notare non è la tesi che sorregge il film, che ci propone una natura che si vendica dei misfatti ambientali creando un elemento in grado di disperdere il genere umano, ma piuttosto il modo con cui questa agisce. Inducendo al suicidio gli esseri umani.  Proprio questo suicidio in massa forzatamente indotto è l'aspetto che mi interessa evidenziare, perchè rappresenta un "corto circuito” mediatico e dell’immaginario collettivo perfetto per descrivere i nostri giorni. Corto circuito logico che sorge spontaneo e istintivo quando, nel mondo assurdo  in cui ci troviamo a vivere,  la realtà può dimostrarsi in grado di  superare  anche la peggiore delle fantasie cinematografiche.  

Perché sugli schermi dei media, soprattutto nei social media dove non vige nessuna censura o limite etico-giornalistico, oltre alle migliaia di notizie che riguardano l’altra enorme e assurda follia della Guerra di Putin in Ucraina, ci sono altre notizie  tragiche, altre morti assurde che  passano purtroppo in secondo piano. 

Sono quelle delle news che arrivano in questi giorni dalla Cina e  riguardano la pandemia da Covid, con la recrudescenza dei contagi  e il nuovo rigidissimo lockdown imposto dalle autorità ai poveri cittadini.

Sono notizie assurde soprattutto per noi qui in Occidente,  dove ogni emergenza sembra quasi esser cessata.  Notizie  allucinanti che ci arrivano in particolare da Shanghai,  città di oltre 26 milioni di abitanti,  dove da circa due settimane la restrizione forzata sta mettendo a dura prova i residenti. Su un social network come Twitter,  arrivano  ormai news che ci parlano di rivolte per fame e disperazione  causate dalle restrizioni del lockdown  che  in alcune aree della città hanno di fatto reso prigionieri delle loro case  i residenti che non riescono più nemmeno trovare cibo e generi di prima necessità.   

Come nel peggior incubo di fantascienza  distopica, circolano sui social addirittura  immagini video che mostrano dei “cani poliziotto robot” in giro a sorvegliare le strade o le urla disumane della povera gente rinchiusa nei grattaceli che squarciano il silenzio della notte.  Roba a confronto della quale il cantare l’inno tricolore dai balconi di tutta Italia o la supposta “dittatura sanitaria” aspramente condannata dai nostri no-vax  durante e dopo l’italico lockdown,  diventano  una vera e propria barzelletta.   

Perchè quello che arriva dalla Cina in questi giorni e sugli schermi di tutti i nostri computer e telefoni connessi alla rete fa il paio con le immagini senza speranza dei cadaveri dei militari o dei civili straziati e carbonizzati lungo le strade dell’Ucraina e rappresenta qualcosa di altrettanto ATROCE.  Non c'è davvero più niente per cui valga la pena sorridere o sperare in un futuro migliore.

I segnali grazie ai quali, questo  assurdo genere umano, ci appare destinato ad una rapida estinzione arrivano ormai da più parti. Nel solco della sceneggiatura del miglior disaster-movie che si rispetti.

Ecco che “venne il giorno” quindi.  Un maledetto e bruttissimo giorno in cui siamo costretti ad assistere al peggio del peggio del genere umano.  Al diffondersi,  praticamente in tempo reale e  in maniera virale, di  video  e  foto con immagini di cadaveri,  frutto di uno  sterminio  di guerra  o di un invito al suicidio di massa.  

Lo  facciamo anche oggi,  increduli e impotenti  attraverso la rete,  osservando decine, centinaia di  persone  mentre si  lanciano  nel vuoto dalle finestre dei loro appartamenti, dai piani più alti dei palazzi. Per sfuggire definitivamente  alla vita disperata in cui il virus e le follie dei loro governanti li hanno costretti.  Non intendiamo mostrarvi queste immagini crude direttamente su questa testata. Pensiamo sia necessario darne notizia ma non troviamo etico contribuire ad accelerare, con questo gesto, l’autodistruzione  imminente  del  genere umano.  Chi ha lo stomaco e la forza necessaria per assistere allo scempio può scegliere di farlo, a proprie spese,  seguendo i link di questo articolo.