CAGLIARI. C'è anche "Lussu" di Fabio Segatori tra gli otto finalisti della sezione Docufilm del prestigioso premio Nastri d'Argento, che dal 1946 viene assegnato alle produzioni cinematografiche da parte di una giuria di giornalisti cinematografici. L'opera di Segatori sul padre del partito sardo d'Azione Emilio Lussu, alla quale hanno collaborato anche Arionline e YouTg con i loro studi utilizzati per realizzare numerose scene, è in lizza assieme a quelle che riguardano i grandi protagonisti della musica e del cinema, da Caterina Caselli a Ornella Vanoni e Lucio Dalla, da Monica Vitti a Nino Manfredi, Gigi Proietti e Marina Cicogna.
I finalisti sono stati scelti tra i 150 film usciti nel 2021 e visionati dal Direttivo Nazionale appena rinnovato in un panorama particolarmente ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità in un’annata ancora critica, siglata da interessanti testimonianze legate al presente in un fermento creativo speciale considerando le condizioni critiche vissute dal cinema per gli effetti della pandemia.
Oltre il Cinema del reale tra i titoli finalisti (nelle sezioni Cinema, Spettacoli, Cultura e Docufilm) anche una produzione che ricorda, per esempio, nel segno della memoria Sergio Corbucci nella lunga testimonianza di Quentin Tarantino in Django & Django, ma anche Federico Fellini, Ennio Flaiano, il cinema di Lucio Fulci e di Cecilia Mangini, e poi un viaggio nella Ferrara del Giardino dei Finzi Contini, omaggio a Giorgio Bassani e Vittorio De Sica, e ancora il bellissimo racconto di un cinema ritrovato tra le macerie della Storia de La macchina delle immagini di Alfredo C. e la tradizione di un teatro antico tramandato con i Pupi siciliani di Cùntami.