CAGLIARI. Sta per aprire al pubblico la mostra “Viaggio in Sardegna – Lo sguardo esterno”, promossa della Fondazione di Sardegna. Una sezione fotografia e una di arti figurative indagheranno il tema del viaggio.
Fotografia: un corpus di opere inedite di Paolo Ventura – fotografo, pittore, scenografo e costumista milanese – dialogherà con una selezione di scatti del primo Novecento di August Sander e Vittorio Alinari.
Arti figurative: la sezione si propone di confrontare le rappresentazioni dell’Isola tra Otto e Novecento, eseguite da alcuni degli artisti che la visitarono, sia italiani che stranieri: (Bartolomeo Giuliano, Gaston Vuillier, Héctor Nava, Uberto Bonetti, Giulio Cisari).
L’esposizione sarà inaugurata il 18 dicembre 2021, alle ore 19, nelle sale della Fondazione di Sardegna, in via S. Salvatore da Horta 2 a Cagliari.
La sezione fotografia
“Eppure come è suggestiva questa Sardegna, con i suoi severi paesaggi, con i monumenti enigmatici, quanto e più della sfinge egiziana, giacché questa ha ormai rivelato il suo segreto e quelli, benché aperti ad ogni investigazione, non lo riveleranno mai completamente”. (Vittorio Alinari, fotografo – 1859-1932)
La sezione fotografia, a cura di Marco Delogu, vedrà l’esposizione di una nuova produzione della Fondazione di Sardegna: un corpus di opere inedite di Paolo Ventura, fotografo milanese, classe 1968, nato da un’esperienza di residenza in Sardegna.
Grazie alla collaborazione con Casa Falconieri, la sezione sarà integrata dal dialogo delle opere di Ventura con una selezione di scatti del primo Novecento di August Sander e Vittorio Alinari.
Il processo di osmosi tra passato e presente è reso possibile dal percorso artistico di Ventura, che si modella su orizzonti diacronici: il tempo definisce i diversi passaggi/segni sui territori che, nelle opere del fotografo milanese, si spogliano delle congiunture per rievocare architetture metafisiche alla De Chirico: un processo creativo che – nella poetica per immagini - mescola fotografie, scenografie, sfondi, elementi umani.
“In un’isola fuori dal ‘Grand Tour’, che ha accolto scrittori e artisti che l’hanno ritratta in
profondità, Paolo Ventura arriva senza cognizione del tempo e ci lascia visioni completamente personali, frutto di stratificazioni di immagini e segni. Cosa rimane della prima visione della Sardegna di Ventura? E come questa quarta ‘Commissione Sardegna’ si unisce alle precedenti [nel 2017 Marco Delogu, nel 2018 il sudafricano Guy Tillim e nel
2019 Pino Musi – nel 2020, per il Covid, non era stata realizzata]? Ogni anno un fotografo arriva senza spogliarsi della sua identità, prova a ragionare su ciò che lui ha vissuto e vive e su come la Sardegna glielo restituisce. Ventura trova se stesso dentro prospettive rielaborate, cieli bianchi, nessun folklore, il tempo è cancellato. Nessuno saprebbe datare questo lavoro, ma sappiamo che passeremo molto tempo davanti alle visioni del suo passaggio.” - Marco Delogu.
La sezione arti figurative
Il cielo si colorò di rosa pallido e sagome di montagne si dipinsero davanti a noi.
Questa è la Sardegna (Gaston Vuillier, pittore ed etnografo - 1846-1915)
La sezione arti figurative, a cura di Maria Paola Dettori, si propone di mettere insieme e confrontare le rappresentazioni dell’Isola tra Otto e Novecento, eseguite da alcuni degli artisti che la visitarono, sia italiani che stranieri: al piemontese Bartolomeo Giuliano e al francese Gaston Vuillier dobbiamo le immagini del XIX secolo, mentre l’argentino Héctor
Nava, il toscano Uberto Bonetti e il lombardo Giulio Cisari racconteranno il primo Novecento, tra persistenze e cambiamento.
“Solo dopo che è stato saziato l’interesse per le rovine classiche di Roma o dei dintorni di Napoli la Sardegna comincia a essere inclusa tra le destinazioni per le quali vale la pena sobbarcarsi un viaggio scomodissimo. Alla base di tale tardivo inserimento è un profondo mutamento nel modo di guardare il mondo. Perché nasca un nuovo sguardo e, insieme,
una nuova capacità di sentimento, bisogna infatti aspettare che arrivi l’onda lunga del cambiamento epocale di mentalità costituito dal Romanticismo.
Tale visione dell’Isola durerà sino agli anni venti del ‘900, quando il fascismo cambierà la narrazione
proclamandone – a suon di bonifiche e città di fondazione – la ‘redenzione’ e il raggiunto ingresso nella modernità - Maria Paola Dettori.
La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un volume edito da Punctum Press, che includerà i testi dei due curatori e i racconti inediti della scrittrice Paola Soriga e del Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Le due autrici saranno presenti all’inaugurazione della mostra insieme all’artista Paolo Ventura.
Il progetto prevede inoltre la produzione di un film documentario intitolato “Lo sguardo esterno”, diretto dal regista sardo Peter Marcias, che sarà presentato presso la Fondazione di Sardegna come evento collaterale della mostra nel 2022, dopo l’anteprima nei maggiori festival internazionali di cinema. AR/S - Arte Condivisa in Sardegna
AR/S - Arte Condivisa è una piattaforma dinamica costituita da una rete di interlocutori che ha nella Fondazione di Sardegna il suo centro propulsore. Avviato nel 2015, il progetto AR/S si propone di svolgere un ruolo di catalizzatore tramite la produzione di iniziative espositive nelle quali confluisca il patrimonio artistico della Fondazione, accumulato negli anni e finora semplicemente “conservato”, e quello di istituzioni, organizzazioni e singoli privati che aderiscono alla rete AR/S, mettendo temporaneamente a disposizione le proprie opere nell’intento di condividerne la fruizione.
La mostra Viaggio in Sardegna - lo sguardo esterno si inserisce nel solco delle
numerose attività promosse dalla Fondazione di Sardegna nell'ambito del progetto AR/S - Arte Condivisa. Ancora una volta una produzione originale che persegue il fine di indagare prospettive e visuali inedite e approcci multidisciplinari sulla ricerca e la produzione artistica in Sardegna. Le opere in mostra appartengono a collezioni e archivi privati e a istituzioni pubbliche e consolidano la rete di prestigiose collaborazioni di cui la Fondazione di Sardegna continua a proporsi come soggetto ispiratore Franco Carta, Fondazione di Sardegna.
AR/S ambisce a svolgere la propria funzione in maniera permanente, tramite una programmazione in divenire comprendente progetti espositivi allestiti temporaneamente in spazi diffusi su tutto il territorio regionale, affidati di volta in volta a diversi curatori. Ciò al fine di indagare e offrire al pubblico punti di vista inediti e approcci sempre differenti rispetto alla ricerca e alla promozione della produzione artistica sarda a partire della fine dell’Ottocento fino ad oggi.
AR/S affianca alle iniziative espositive - aventi ad oggetto opere selezionate dalle collezioni dei soggetti pubblici e privati aderenti alla rete - anche attività legate alla produzione contemporanea, attraverso la commissione di opere, incontri, conferenze, tavole rotonde, pubblicazioni editoriali e progetti di arte pubblica sul territorio.
- Redazione