CAGLIARI. Al via domani a Cagliari la sesta edizione di Love Sharing, il primo festival internazionale dedicato alla cultura della pace e della nonviolenza. In scena fino a domenica 12 dicembre negli spazi del Teatro Massimo, Teatro Dante - Exmè, Teatro Leopardi e Parco di Monteclaro con un selezionato cartellone che ospiterà appuntamenti caratterizzati dall'approccio nonviolento alla soluzione dei conflitti, pubblici e privati, sociali e politici.
Il tema della manifestazione, organizzata da Theandric Teatro Nonviolento (compagnia di innovazione e sperimentazione nell'ambito del teatro politico) sotto la direzione artistica di Maria Virginia Siriu, quest’anno si concentrerà su “Follia e Rivoluzione”.
Il primo appuntamento, dunque, avrà luogo domani (mercoledì 8 dicembre) alle 16.30 presso il Teatro Massimo di Cagliari, dove andrà in scena l’incontro dal titolo “Genere, lgbtq+: identità, diritti e informazione” (a ingresso libero), con la partecipazione di Susi Ronchi (giornalista, fondatrice di Giulia Giornaliste Sardegna), Serena Schiffini (giornalista, Giulia Giornaliste) e Ester Cois (prorettrice per la Parità di genere all’Università degli Studi di Cagliari). Il compito di moderare l’appuntamento sarà affidato alla giornalista Alessandra Sallemi (La Nuova Sardegna). L’incontro affronterà la tematica delle discriminazioni di genere, illustrando l’azione che associazioni e agenzie educative hanno avviato per promuovere cambiamenti culturali e arrivare a una società inclusiva di ogni forma di diversità. Partendo dalla “mappa dell’intolleranza” che affiora su media e social, verranno esposti i modi finora messi in atto per contrastare le varie modalità di atteggiamenti discriminatori e raggiungere una società più equa. L’incontro sarà introdotto da Marta Uccheddu, responsabile del gruppo Amnesty International di Cagliari, per presentare “Write for Rights”, la più grande campagna d’invio di lettere di Amnesty International, giunta al suo ventesimo anno. Dal 2001, infatti, nelle ultime settimane dell’anno, l’organizzazione raccoglie firme, post, e-mail, lettere e cartoline a sostegno di persone ingiustamente imprigionate o perseguitate: dalle 2326 lettere raccolte il primo anno, nel 2020 è passata a quattro milioni e mezzo di testi scritti.
La campagna “Write for Rights” è efficace, come dimostra da ultima la storia di Jani Silva, un’ambientalista della Colombia sottoposta a minacce di morte, in favore della quale nel 2020 si sono mobilitate oltre 400.000 persone.
Alle 21 in sala M2 spazio allo spettacolo teatrale della Compagnia Teatro dell’Orsa dal titolo “Saluti dalla Terra” (biglietto a 10 euro, ridotto a 7 euro per gli under 26), di e con Bernardino Bonzani e Monica Morini, con gli attori Lucia Donadio, Gaetano Nenna ed Elia Bonzani. A partire da piccoli racconti del quotidiano, lo spettacolo porterà grandi e piccini a riflettere su questioni importanti, che non possono essere più rimandate, come la salvaguardia della nostra abitazione e i modi in cui può essere fronteggiato lo spreco della plastica e l’inquinamento. Con espedienti narrativi vicini al vivere di tutti i giorni, l’opera mira a compiere una importante riflessione sulle tematiche ambientali, al fine di prendere consapevolezza del ruolo attivo che ognuno può avere nella cura del Pianeta Terra. La visione dello spettacolo è consigliata ai minori di età superiore ai 12 anni.
Gli appuntamenti della manifestazione proseguiranno il giorno dopo (giovedì 9 dicembre) ancora negli spazi del Teatro Massimo, che alle 18 ospiteranno l’incontro dal titolo “Come stanno i ragazzi? Il nuovo mondo onlife e phygital” (a ingresso gratuito), moderato da Elisabetta Gola (coordinatrice del corso di laurea in scienze della comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari), con la partecipazione dei relatori Silvano Tagliagambe (professore emerito di filosofia della scienza di Uniss) e Alberto Anedda (neuropsichiatra infantile).
La Compagnia Teatro del Nucleo andrà in scena alle 21 in sala M2 con lo spettacolo teatrale “Kashimashi”, di e con Natasha Czertok.
Love Sharing è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e dalla Fondazione di Sardegna, in collaborazione con Agedo, ARC onlus, ARCI Sardegna, Asteras Associazione Culturale, Biblioteca della Nonviolenza, Exmè Domus de Luna, “Io, noi”, Movimento Nonviolento, Se Non Ora Quando, GIULIA Giornaliste Sardegna, Cantina Santadi e Diyticket.
Media partner della manifestazione sono Videolina, Rumorscena, Sardegnaeventi24 e Unica Radio.
IL FESTIVAL - Love Sharing è organizzato da Theandric, compagnia di innovazione e sperimentazione nell’ambito del teatro politico. É il primo Festival internazionale dedicato alla cultura della pace e della non violenza in cui bambini, giovani e adulti si possono incontrare e condividere le proprie energie per immaginare, progettare e costruire un futuro più sostenibile. La manifestazione è tesa a sensibilizzare e divulgare attraverso l’arte, l'educazione e la formazione, in collaborazione con scuole e università, la cultura della non violenza, promuovendo la coesione sociale attraverso il coinvolgimento diretto delle associazioni, gruppi e cittadini nello svolgimento delle attività, a partire dal centro fino ai quartieri più periferici della Città Metropolitana di Cagliari.
Gli appuntamenti della sesta edizione di Love Sharing possono essere prenotati attraverso la piattaforma www.diyticket.it, o presso la biglietteria del Teatro Massimo (dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19).
L'ORGANIZZAZIONE - Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall'incontro tra l'attore e regista Gary Brackett e l'attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L'esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull'uomo contemporaneo. L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un'attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana. Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla non violenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La non violenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.
- Redazione