Culture

San Sperate, Casti e Medda in scena con “L'Isola di Antonio: Gramsci, la Sardegna e la memoria”

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SAN SPERATE. Sarà dedicato ad Antonio Gramsci, politico, giornalista, filosofo e scrittore sardo tra i più amati e conosciuti al mondo il quinto appuntamento della stagione teatrale Antas Apertas: “L'Isola di Antonio: Gramsci, la Sardegna e la memoria”, in scena venerdì e sabato per le scuole e domenica 28 novembre alle 19 allo Spazio Antas di via Arbarei 10, è un reading concerto che racconta la vita e il pensiero di Gramsci.

La storia di Nino, nato ad Ales nel 1891 e morto a Roma nel 1937 durante la detenzione imposta dal Tribunale fascista, è affidata alla voce narrante di Giacomo Casti e ai suoni di Francesco Medda, che lega insieme sonorità tradizionali con la ricerca elettronica. Il risultato è un racconto contemporaneo in cui ci si può riconoscere e specchiare, una visione intima di Antonio Gramsci vicina alle nostre esistenze e per questo ricca di fascino e spunti sempre nuovi per capire il presente.

“Di Antonio Gramsci si è detto e scritto molto, come è giusto che sia per uno dei monumenti del pensiero novecentesco internazionale – così gli autori dello spettacolo Giacomo Casti e Francesco Medda - Da isolani ed estimatori del grande pensatore, ci siamo accorti che attraverso la musica e l’isolanità gramsciana si poteva e si può raccontare qualcosa anche del nostro presente, della nostra isola oggi, oltreché della complessità delle sue dinamiche interne ed esterne. Da questa esigenza nasce il progetto L’isola di Antonio, che si pone come obiettivo quello di raccontare la vita di Nino – come tutti chiamavano Antonio - attraverso brevi episodi tratti dalla sua inconfondibile scrittura, frammenti delle celeberrime Lettere dal carcere e istantanee narrative prese in prestito dalla biografia scritta da Giuseppe Fiori”.

La rassegna Antas Apertas, alla sua terza edizione, ha preso il via il 29 ottobre nello spazio di via Arbarei 10 a San Sperate con una selezione delle produzioni più significative e rappresentative della sua attività. “Con la riapertura dei teatri e la riconquista del quotidiano abbiamo pensato che sia giunto il momento di guardarci dentro e presentarci alla comunità con il nostro lavoro – sottolineano gli ideatori della rassegna - un nuovo inizio, una ripartenza all'insegna della cultura, della poesia, della musica”.

I prossimi appuntamenti in cartellone: “Rio Murtas”, (3-5 dicembre), scritto da Anselmo Spiga, racconta un fatto di cronaca nera realmente accaduto nel 1943, in un momento drammatico e infelice in cui l'Italia usciva dal secondo conflitto mondiale sconfitta e in preda a una generale sfiducia verso la giustizia, in scena è Giulio Landis con musiche di Francesco Medda.

“Moby Dick, o i classici punk” (10, 11 e 12 dicembre), originale e suggestivo excursus storico- letterario attraverso il capolavoro scritto da Herman Melville nel 1851: Giacomo Casti ci condurrà in un percorso ricco di assonanze che mostrano Moby Dick incredibilmente vicino al movimento punk di New York di fine anni Settanta. Con lui sul palco una delle migliori band attualmente in circolazione nell'Isola, La Città di Notte.

“Meigama” (martedì 21 e mercoledì 22 dicembre alle 21) presentazione del disco di musica elettronica e liuti di Francesco Medda e Mauro Palmas, con Giampaolo Mameli, artista e ceramista di San Sperate, che ha confezionato l'artwork del disco in ceramica.

L'ingresso a tutti gli spettacoli avverrà nel rispetto della normativa per la prevenzione del Covid-19. Il biglietto è di 8 euro. Martedì, mercoledì, venerdì e sabato ingresso a teatro alle 21, domenica alle 19.