Culture

Al Teatro Massimo di Cagliari si alza il sipario sul festival Spaziomusica

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CAGLIARI. Festeggia i suoi primi quarant’anni il Festival Spaziomusica, la rassegna dedicata alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni, che da oggi (lunedì 4 ottobre) e fino a venerdì 26 novembre a Cagliari proporrà negli spazi del Teatro Massimo, del Conservatorio di Musica G. P. da Palestrina e dello Spazio OSC/Domosc il suo ricco programma che si dirama tra concerti e performance acustiche e audiovisive.

E lo farà con un imponente cartellone che celebrerà il suo fondatore, il Maestro Franco Oppo (scomparso nel 2016), volgendo il proprio sguardo alla scena internazionale e nazionale, con la consueta attenzione a quella isolana, con artisti del calibro di Krzysztof Pawlik, Małgorzata Dancewicz, Hybrid Ensemble, Marco Donnarumma, Fabrizio Casti, Andrea Talmelli, Franco Donatoni, Gianluca Podio, Ensemble Scisma, Roberto Zanata, Marco Ferrazza, Elio Martusciello, Cesare Saldicco e la Brigata Stirner.

Il Festival Spaziomusica si inserisce nelle più ampie attività di 10 nodi, la rete dei festival d’autunno a Cagliari, nata per lasciare tracce, edificare luoghi, per costruire l’occasione di un confronto sui nuovi linguaggi artistici, come spazio comune di ospitalità della scena internazionale, co-produzioni originali, contesto crocevia di sperimentazione.

“L’attività dell’Associazione Spaziomusica – spiega il direttore artistico Fabrizio Casti - si articola nel 2021 su una proposta di produzione e distribuzione di eventi multimediali, concerti e performance. La programmazione della quarantesima edizione, con una speciale dedica al Maestro Franco Oppo, avrà tra i suoi obiettivi sinergici la diffusione di prodotti artistici legati alla musica contemporanea e alle arti performative, attraverso laboratori, seminari e convegni al fine di esplorare il campo della musica e delle sperimentazioni sonore d'avanguardia nelle sue declinazioni di tecnologiche audio/video e performative. Ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscano con altri linguaggi espressivi, il movimento corporeo, la gestualità e il mondo immaginario visivo. Esplorazione nel campo della musica contemporanea che, a partire dal segno della scrittura e dal gesto dell’improvvisazione, si allarga fino a includere il paesaggio sociale in cui viviamo, generando, tramite tecnologie multimediali interattive e immersive, una visione fantastica del nostro abitare il mondo.”

Spaziomusica è realizzato con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari e dell’Università degli Studi di Cagliari.

Il prezzo dei biglietti per i singoli appuntamenti della manifestazione è di due euro, ad eccezione del concerto di Marco Donnarumma che costa dieci euro. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è condizionato all’esibizione del green pass. Per informazioni chiamare o scrivere al numero +39 333 5485648 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o recandosi presso la biglietteria Teatro Massimo.

 

Il Festival Spaziomusica vivrà il suo primo appuntamento nella serata di oggi  al Teatro Massimo di Cagliari: alle 21 in sala M2 protagonista sarà il progetto Inire, con la performance audiovisuale Rhizome, dei musicisti polacchi Krzysztof Pawlik e Małgorzata Dancewicz. Il duo fonde la composizione tradizionale con la riproduzione, l'improvvisazione, la registrazione e il mastering. La loro musica è un'esplorazione sonora che si muove abilmente tra sound art, field recording e riferimenti alla musica contemporanea. I sistemi modulari analogici giocano un ruolo importante nelle composizioni di Inire: il loro utilizzo enfatizza la linea confusa tra i nuovi e i vecchi media. Mezzora dopo a tenere banco sarà la performance audiovisuale di Krzysztof Pawlik.

Alle 22 spazio, invece, alla sonorizzazione dal vivo di una versione editata del mediometraggio Koniec Świata (The end of the world) di Dorota Kędzierzawska (Polonia 1988) a cura del progetto Viraim dei musicisti Teresa Virginia Salis e Svart1 (Raimondo Gaviano). La pellicola rappresenta il cinema nella sua forma più creativa con una fotografia originale e inedita, un film che conserva il proprio fascino nonostante la mancanza di dialoghi e la sua intima fotografia in bianco e nero.