Culture

Il docufilm "A Bolu" sul canto a tenore sbarca su Netflix: "Soddisfazione immensa"

NUORO. A partire da venerdì 17 settembre “A bolu”, docufilm in lingua sarda sul canto a tenore  ideato e diretto da Davide Melis, scritto con Sebastiano Pilosu e prodotto da Karel, sarà trasmesso sulla piattaforma Netflix, distribuito da TVCO.

“Per noi è motivo d’orgoglio che un film completamente in sardo abbia una distribuzione internazionale come Netflix - spiegano Davide e Luca Melis, regista e produttore di A bolu – È una grande soddisfazione vedere il canto a tenore, una delle espressioni culturali più autentiche e antiche in Sardegna, inserita anche nella lista dei capolavori immateriali dell'Unesco, trasmessa sulla più diffusa piattaforma mondiale di film e video”.

Realizzato nel 2018 con il contributo del bando IdentityLAB dell’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Sardegna e della Sardegna Film Commission, “A bolu” è un viaggio attorno al canto a tenore raccontato direttamente dai suoi protagonisti, uomini e ragazzi di tutta la Sardegna che lo hanno ereditato e lo tengono vivo ogni giorno.

Tra i tenores coinvolti nel film ci sono il Tenore Supramonte di Orgosolo, Su Hussertu di Mamoiada, Su Cuntratu di Seneghe, Santa Maria di Ottana, Sa Niera di Pattada, Nunnale di Orune, Santu Pretu di Loculi, Santa Caterina di Dorgali, Santa Rosulia di Benetutti. Compaiono, inoltre, il Cuntratu Santa Maria di Seneghe, Sant’Elena di Dorgali e Sos Isteddos di Pattada. Un patrimonio, quello sul canto a tenore, che è fatto anche di poesia: grazie alle voci dei cantori rivivono i testi di Peppino Marotto, Luca Cubeddu, Paulicu Mossa, Peppino Mereu, Raimondo Piras e altri. A tutti loro il ruolo di testimoni del canto, considerato oggi tra le espressioni artistiche più autentiche e antiche in Sardegna e che nel 2005 è stato inserito nella lista dei capolavori immateriali dell’Unesco. “Il tenore è questo – così Giuseppe Garippa nell’introduzione del film – è cantare in un bar, dopo una cena tra amici, è cantare quando se ne sente il desiderio, senza forzature e per il piacere di cantare”.

Il film, della durata di 100 minuti, è interamente girato a risoluzione superiore al 4K e finalizzato in 4K 2.40:1. Le registrazioni sono in presa diretta. La regia e il montaggio sono di Davide Melis, la direzione scientifica e artistica è curata da Sebastiano Pilosu, la fotografia è di Luca Melis, operatori di camera Luca Melis e Maurizio Abis, aiuto regia Emanuel Cossu. Il sound design è di Marco Rocca.