CAGLIARI. Gringo e Stifler con HP Gang aprono il live di Baby Gang il 12 agosto 2021 sul palco più caldo dell’estate, all'Opera Beach Arena. Ai due giovani emergenti rapper tra i più apprezzati della scena isolana, già adocchiati e seguiti da alcuni astri della trap italiana, è affidato l’Opening Act di uno dei concerti più attesi del celebre rapper italo-marocchino, tra i più conosciuti in Italia con milioni di visualizzazioni sui canali social. Il concerto, organizzato da Zona Trap e Flexa Movement, è atteso giovedì all’Opera Beach Arena di Via Lungomare del Golfo, Quartu S. Elena, a partire dalle ore 24.00 con selezioni musicali Dj Karr e Marco 4am Dj Dez. Info prenotazioni e ticket su www.operabeach.com.
Zona Trap è il progetto, partito nel 2018, di quattro ragazzi appassionati di musica, streetwear e arte contemporanea che oggi rappresenta in Italia uno dei Top 10 format d’eventi del genere Black, diventato il miglior format d’eventi creato nell’isola nel 2020 sbarca all’Old Fashion di Milano e rappresenta l’icona della Trap e dell’Hip Hop in Sardegna. Sul palco di Zona Trap col supporto di Flexa Movement si esibiscono tutti i big della scena Hip Hop con l’esclusività degli artisti per la Sardegna.
Il rap di Gringo (Matteo Fois) e Stifler (Alessio Arrais) con HP Gang, dai palazzi di Mulinu Becciu al palco calcato dai più grandi rapper nazionali, in Sardegna. Testi di spessore senza patine che pulsano di grinta, talento, originalità, energia da vendere e tanta passione. Tra i più amati e seguiti della scena isolana, dalle loro case parcheggio non smettono mai di scrivere testi e nuovi brani, rappare, o improvvisare freestyle. “La mia musica mi permette di superare tutto, quando ho iniziato ero un ragazzino ed era un passatempo. Ora mi guardo davanti e ci vedo un futuro. Ringrazio a tutti voi per il supporto di questi mesi, siamo riusciti a mettere la nostra firma”, racconta Gringo in uno dei suoi post.
I loro versi raccontano la vita vera e difficile alle case Mulinu Becciu, il disagio dentro quei blocchi di cemento “che ci hanno reso così forti”, tra fame, miseria, orgoglio e desiderio di riscatto sociale. HP Gang è il collettivo di cui i due giovani rapper Stifler e Gringo fanno parte, costituito dal gruppo di amici con cui sin da piccoli condividono la strada e il progetto musicale che partito professionalmente a novembre dello scorso anno ha ottenuto in pochissimi mesi migliaia di visualizzazioni sul loro canale YouTube (HP GANG) con i videoclip “Strada”, “HP Gang”, “Guerra”, “Peaky Blinders”, “Sogno” e “Storie”. “Noi siamo quelli che fin da piccoli ci accontentavamo del poco che si aveva non desiderando più di tanto (e non voleva dire che fossimo contenti di ciò). Le nostre scarpe venivano cambiate solo una volta che si erano consumate. Affrontavamo tutte le difficoltà della strada e con i buchi e con lo scollo della suola, e il rap, sempre a palla nelle cuffie. Oggi con le scarpe nuove facciamo il nostro primo live a Cagliari”, spiega Stifler.
Sempre più seguiti da giovani e giovanissimi di tutta l’isola e anche nello Stivale (diverse le collaborazioni con altri artisti nazionali) Hp Gang e i due rapper si stanno ritagliando uno spazio importante nella scena isolana e nazionale, spopolando tra i social con i loro brani e conquistando una sempre più numerosa fanbase grazie alla loro autenticità, ai loro testi, senza filtri, che raccontano esattamente ciò che vivono, senza sconti.
Gringo (23 anni) e Stifler (24 anni) con la crew degli HP Gang, sono amici, sempre insieme sin da bambini, cresciuti in piazza e in fretta, con la fame nello stomaco e la fame di prendersi quello che non hanno mai avuto, di riscattarsi attraverso la musica. Cresciuti tra i palazzoni popolari di Mulinu Becciu tra casini, povertà e la musica a palla nelle cuffie con i grandi rapper americani e nazionali, raccontano nei loro spara-flow a raffica, pungenti, potenti, schietti, duri e aspri, la “giungla” in cui sono nati e vivono: “Alle popolari con i miei fratelli siam cresciuti strani dentro sti bordelli”. Vita “real” fatta di storie difficili, senza false rappresentazioni di se stessi, tra deprivazioni, disoccupazione e mille espedienti per tirare avanti, spesso oltre i confini della legalità. Il loro è un linguaggio semplice, tra rime dirette e uno stile irriverente, originale, fedele alla realtà e a quello che incontra per strada e nel quartiere, “ho la gang sotto casa che mi spetta, poco slang, zero cell, urlan ‘ne’ dalla finestra (neee)”. Un luogo dove “ci siamo nati, cresciuti, incazzati, bocciati, già ai banchi di scuola” e dove sognare è un lusso, perché bisogna prima sopravvivere, con quel poco che si ha. E il rap, come insegnano le tante pagine già scritte, nella sua natura pura ed essenziale di essere scomodo, discusso, sempre nuovo e “sul pezzo”, è per HP Gang la naturale forma d’arte, musica e libertà, per lanciare il proprio messaggio e raccontare quel mondo ai margini, duro e spesso dimenticato,” di chi è cresciuto in fretta, di chi rischia e chi resta”. Ragazzi tosti che credono nel sogno ma che non vogliono ignorare la realtà e i loro problemi o silenziarli, “siamo ricchi pure dentro tutta sta immondezza”. Perché l’unico modo per non lasciarli prosperare è raccontarli. E non smettere mai di sognare, con ogni mezzo necessario. Con la musica, per esprimersi, esplodere, sentirsi vivi, liberi, stare lontano dai guai, senza chiedere niente a nessuno.
Gringo e Stifler con HP Gang - Gringo ha iniziato a rappare a tredici anni, poi appena diciottenne, poco dopo aver perso la madre, ha girato l’Europa inseguendo diversi lavori, imparando sia l’inglese che il tedesco, senza mai trascurare la scrittura dei suoi testi e i suoi freestyle, dalle liriche crude, dritte, senza mezzi termini, intense. Stifler, una passione per la musica e il rap sin da adolescente e un talento straordinario sin da piccolo per il disegno a mano, ha frequentato e studiato nei corsi per tatuatore, fino ad aprire qualche anno fa il suo studio di tattoer a Mulinu Becciu, il suo quartiere, conquistando una sempre più grande fetta di clienti. Una scelta non facile ma che gli permette di esprimere la sua arte e di rendere possibile il suo sogno con Gringo e HP Gang. Un grande talento naturale anche per la recitazione, attore co-protagonista nel ruolo di Michael nel cortometraggio L’uomo del mercato (2020), prodotto dal Celcam e Bibigula, in collaborazione con il Premio Solinas, selezionato a ottobre 2020 al festival Alice nella città, sezione parallela della Festa del Cinema di Roma, che sta ricevendo diversi premi prestigiosi e tantissimi riconoscimenti e apprezzamenti in Sardegna e nello Stivale.
HP Gang sta per i ragazzi delle “House Parking”, non una semplice gang, ma una famiglia, dei fratelli. Sono i ragazzi di strada che esplodono nei loro video “noi disadattati, ragazzi venuti dai margini, scenari che manco t’immagini”, come cantano nei loro flow, le cui storie sono racchiuse tra i blocchi degli edifici alti insieme a quelle di una comunità confinata ai margini della società.
Sono le case parcheggio, dove per i giovani la strada è spesso l’unica maestra di vita, e gli amici una famiglia, con cui condividere il dramma di una quotidianità difficile e molto complessa. E il rap, linfa vitale per restituire un’istantanea fedele del loro quotidiano, immediato, spontaneo, che parla dritto alla loro generazione. E per riscattarsi, perché “veniamo dalla strada e tu ce lo leggi negli occhi”.
- Redazione