Culture

Sex and the Trumps: sesso e servizi segreti nel libro sulla dinastia dell'ex presidente Usa

Un nuovo libro di imminente uscita negli Stati Uniti, dal titolo "Zero Fail: The Rise and Fall of the Secret Service",  svela  inediti retroscena che coinvolgono  la famiglia dell’ex presidente Donald Trump  facenti parte dei dossier Top Secret con le informazioni  raccolte dai servizi segreti durante l’ultima presidenza USA. Si tratta di un libro molto serio,  frutto di una lunga indagine e scritto nientemeno che da Carol Leonnig, giornalista del Washington Post e premio Pulitzer,  nota per le sue inchieste sui sistemi per la  sorveglianza di massa dell'agenzia governativa NSA e sulla vicenda di Edward Snowden.  

Questo  libro  è già diventato un vero e proprio caso letterario in quanto dalle poche anticipazioni emerse pare sia un dettagliato e definitivo reportage sull'ascesa e la caduta dei servizi segreti statunitensi, con ampi e documentati resoconti in grado di far luce su molti allarmanti scandali e segreti che hanno caratterizzato la società statunitense negli anni a cavallo tra questi due secoli.  In particolare rivela e analizza le azioni e gli errori dei responsabili che si sono succeduti  nella cattiva gestione dei servizi segreti americani e delle agenzie governative USA durante gli anni che vanno dall'assassinio di Kennedy fino alle presidenze di Obama e Trump.  Il risalto mediatico che il libro in uscita  sta suscitando va ben oltre  l’interesse degli storici o degli addetti ai lavori.  Perché il  libro è ricco di dettagli sulle vite private dei potenti, dettagli che le agenzie governative americane raccolgono da sempre.

Lara Vanessa e Tiffany Trump

Foto:  Lara, Vanessa e Tiffany Trump durante un evento pubblico

 

Ma, il reale motivo del vasto clamore mediatico e dell'attesa che il libro sta suscitando non è  dovuto alla conferma della pesante ingerenza dei servizi segreti americani nelle vite altrui, o dei risultati delle loro cattive azioni per le vite di tutti, comprese le nostre. Il libro suscita interesse di massa soprattutto per il fatto che conferma con documenti  e dossier ufficiali le molte voci che parlavano degli incontri e delle relazioni sessuali delle donne della famiglia Trump  con gli agenti della scorta incaricati di garantire la loro sicurezza durante gli anni della permanenza della famiglia Trump alla Casa Bianca. Rivelazioni che hanno profondamente irritato l’ex presidente Trump  in quanto possono compromettere definitivamente il suo desiderio di ricandidarsi nelle fila repubblicane.   

Nel libro viene descritto  in particolare come  alcuni  agenti di scorta  siano stati rimossi dal proprio incarico a causa delle relazioni intrattenute non solo con la giovane figlia ventisettenne dell’ex presidente, Tiffany Trump, ma soprattutto  con la nuora  Vanessa Haydon,  ovvero la ex moglie di Donald Trump Junior.  Vanessa è un personaggio che ha sempre goduto di visibilità pubblica, non solo per un passato da modella  e anche attrice (con piccoli ruoli in film come "The apprentice" e "Tutto può succedere")  ma a causa anche delle recenti vicende della sua vita privata che hanno avuto grande risonanza sui media.  Vanessa infatti,  nel 2018,  chiese ed ottenne facilmente il divorzio dal figlio del presidente Trump,  anche a  causa della  nota vicenda  del  "Russiagate"   dopo che il marito ammise di aver avuto rapporti  compromettenti con l’avvocatessa Natalia Veselnitskaya che, secondo la CIA, era un’agente russa inviata direttamente dal Cremlino per portare dei  dossier in grado di  sconfiggere  Hillary Clinton,  rivale democratica  di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca.  Ovviamente, sui media, anche allora fece più notizia una vicenda di letto o il divorzio della signora Trump  che le intromissioni dei servizi segreti americani o sovietici nelle elezioni di una democrazia occidentale.

Grazie a questo libro emerge ancora e trova ennesima ed eclatante conferma quel "peccaminoso" intreccio fra  storie  di potere,  sesso e politica che da sempre  alimenta il “gossip” e solletica l’immaginario collettivo e mediatico degli americani e del resto del mondo.  L’assurdo però è che, fra  tanti retroscena  e verità scomode che sicuramente racconta una indagine di questo livello sui servizi segreti USA,  si parli ovunque sui media solo di questo marginale aspetto. Tanto da mettere in ombra bel altri documenti, frutto del lavoro di ricerca giornalistica dell'autrice. Che riguardano  misteri e segreti, certamente molto più gravi per gli equilibri politici, militari e strategici dell’intero Occidente, che dagli USA dipendono.

Dobbiamo rassegnarci:  alla maggioranza dell’opinione pubblica evidentemente non interessano poi tanto le malefatte dei servizi segreti, le azioni occulte dei poteri del più ricco e armato paese dell’occidente o le guerre che vedono coinvolti gli Stati Uniti nel mondo  ma soltanto le ridicole  vicende di sesso,  più o meno recenti, che circondano  la famiglia di  uno dei peggiori presidenti americani di tutti i tempi. O che riguardino qualsiasi altro potente.  Esattamente come accade, in Europa e alle nostre latitudini, per i fatti e il gossip sulla  famiglia reale inglese. 

Insomma, gira che ti rigira,  nulla di nuovo sotto il sole.  Niente intriga di più l’immaginario contemporaneo di massa di un  pettegolezzo. O di qualsiasi  sguardo dal buco della serratura  che ci mostri il letto e le mutande del  potente di turno.  Queste fesserie attraggono molto più del vedere fatti  che ci  raccontano, in modo documentato,  di  delitti  o  misfatti commessi  dallo stesso potente. Tutte cose che hanno spesso pesanti riflessi  nella vita reale di tutti noi.  Quindi  non ci resta che assistere, lontani e  impotenti, anche qui in Italia,  ancora e sempre  provincia  del lontano impero, all’inesorabile  “declino della civiltà occidentale”  

Voglio  citare questo altro titolo, molto lontano nel tempo, che è diventato un vero e proprio  spartiacque dell’immaginario culturale.  Lo cito perché, sinceramente,  di fronte  a questo  osceno e moderno  “social gossip”  o al risalto digitale mediatico e quotidiano che hanno tutte le vicende  analoghe a queste, sui vecchi e nuovi media,  personalmente  trovo  di gran lunga preferibile  spegnere, o meglio, "silenziare"  l'inutile frastuono sulla rete.  

Trovo sempre più necessario rituffarmi  nell’immaginario musicale e visivo, dell'ultima vera  rivolta sociale e culturale (dopo le lotte del Black Panther Party  e quelle dei movimenti studenteschi degli anni sessanta) che abbia realmente toccato anche gli States. Una rivoluzione punk USA  che proprio grazie al fantastico film documento di  Penelope Spheris  alcuni di noi hanno avuto la fortuna di scoprire, da giovani, oltre 40 anni orsono.  Film non digitale, ma analogico e “vintage”, che invito tutti a rivedere o scoprire per la prima volta, magari rispolverando un vecchio VHS.

Perchè, in un presente come questo, senza più  futuro, forse  l'unica vera rivoluzione culturale è ritornare al passato. Quando qualcuno, una minoranza giovane e incazzata, aveva il coraggio di rifiutare in toto un "sistema". 

Le vicende così ben narrate in quel film della fine degli anni settanta, con i suoi giovani punk che rifiutavano tutto, compresi i canoni musicali, e il loro essere ruvidi, sporchi, tossici e anche cattivi di certo rappresentavano, nel bene e nel male,  qualcosa di infinitamente più  sincero,  libero,  iconoclasta, seminale, irriverente  e interessante di tutte  queste  inutili finto-trasgressive,  sex-addicted  e  ultra griffate  mutande delle tante bionde  appartenenti alla  benemerita  e onnipresente  famiglia della  Trump Tower.

Ecco, servirebbe proprio questo genere di gesti rivoluzionari e giovanili per potersi dimenticare dei sorrisi termoplastici  di tutta la famiglia Trump o di tutti i potenti  WASP  americani loro pari.