Culture

Il Festival V-Art chiude con cinque cortometraggi diretti da registe donne

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CAGLIARI. La venticinquesima edizione di V-art Festival Internazionale Immagine d’Autore, il festival nato a Cagliari nel 1996 e diretto dal regista Giovanni Coda, giunge questa settimana alla conclusione. 

Mentre i decreti confermano la chiusura delle sale cinematografiche e impediscono quindi lo svolgimento dell’evento in presenza, V-art propone nuove proiezioni rese possibili in streaming gratuito da Streeen, la piattaforma italiana dedicata al cinema indipendente e d’autore recentemente entrata nel suo secondo anno di attività.

Nell’intera giornata di venerdì 26 febbraio, infatti, saranno accessibili da tutta Italia, gratuitamente, cinque cortometraggi e un documentario, previa prenotazione limitata a 250 accessi.

I cortometraggi selezionati dalla critica Chiara Zanini intendono dare visibilità alle opere di registe donne, come già nella fase 2 del festival, svoltasi a novembre. Le registe sono Jasmine Trinca, Erica De Lisio, Lilian Sassanelli, Paola Cireddu e la videoartista Alberta Pellacani, e raccontano rispettivamente il rapporto tra una madre una figlia i cui i ruoli sembrano ribaltati, la monotonia di una casa di riposo, lo spaesamento di una ragazza italiana migrata a Berlino, un anti-eroe tipico dei mercati sardi e una donna nata in un corpo maschile.

L’ultima proiezione del festival è invece dedicata alla storia della lotta contro l’HIV: con il documentario Nome di battaglia Lila, il regista Simone Pera ripercorre trent’anni di lotte dell’associazione Lila per il diritto alla salute.

V-Art festival, sostenuto dalla Regione Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission e Fondazione di Sardegna, è organizzato dall’associazione culturale Labor di Cagliari. Nel corso del 2020 l’associazione ha conferito due premi speciali: uno al cinema d’animazione del collettivo Mira e uno ai registi del film Il caso Braibanti, Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, che con il loro documentario hanno reso un dovuto omaggio all’intellettuale Aldo Braibanti, perseguitato per la propria omosessualità.

La proiezione dell’opera di Alberta Pellacani è resa possibile dalla collaborazione con i curatori della rassegna Videoart Yearbook.

 

Il programma di venerdì 26 febbraio:

Cinque cortometraggi: L’uomo del mercato di Paola Cireddu (19’), Pucundrìa di Erica De Lisio (20’), Nevi. Metamorfosi 46 di Alberta Pellacani (13’), Im Bären di Lilian Sassanelli (15’), Being My Mom di Jasmine Trinca (12’). 

Proiezione speciale: Nome di battaglia Lila di Simone Pera (45’).

I film saranno accessibili dalle 15 alle 24 di venerdì 26 febbraio al sito www.streeen.org e sarà possibile prenotare il proprio accesso gratuito a partire dalle 15 di mercoledì 24 febbraio nella sezione Eventi del sito.