Culture

Torna Sant'Arte nel Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola

 

 

CAGLIARI. Le "costellazioni sociali" nel segno del ricordo di Pinuccio Sciola: torna a San Sperate il festival Sant'Arte con la sua terza edizione che si svolgerà dal 7 al 10 agosto nel Giardino Sonoro, il museo all'aperto dell'artista scomparso nel 2016. "Il Giardino sonoro di Pinuccio Sciola ci ha permesso di riaprire le porte in totale sicurezza essendo un luogo senza tempo il quale cielo sono le stelle e le pareti sono il vento", ha commentato Maria Sciola, direttrice artistica del festival, "Sant'Arte quest’anno sarà in un’edizione un po’ più ristretta ma interessantissima in un luogo ancestrale dove mio padre diceva "qui le stelle non cadono, qui nascono”.

Undici gli appuntamenti in programma con una forte presenza di eventi musicali, in onore della nuova location che ospiterà la kermesse, e con iniziative dedicate sia ai bambini che ai più grandi. Tra gli ospiti, il Teatro Lirico di Cagliari che aprirà il festival con un concerto dal titolo "Una notte all’opera", Beba Restelli collaboratrice storica di Bruno Munari, che da quarant’anni porta in giro per il mondo il metodo di lavoro del grande e poliedrico artista milanese, e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna, perno della rivoluzione che in Sardegna si appresta a vivere nel solco ormai tracciato orientato verso lo sviluppo, nell’Isola, di un distretto tecnologico aerospaziale. Chiusura ancora in musica con il concerto "Carezze alle pietre" che vedrà protagonista Paolo Angeli con la sua chitarra sarda preparata. Il festival sarà anticipato, nei giorni 5 e 6 da "Cielo sonoro", un laboratorio collettivo di ceramica in collaborazione con l’Associazione Peter Pan Onlus di Cagliari.

Il lavoro di internazionalizzazione culturale, iniziato negli anni scorsi per portare l'opera di Pinuccio Sciola e la Sardegna nel resto del mondo continua, anche con la nuova presidenza che vede al vertice della Fondazione Chiara Sciola nominata lo scorso 15 luglio: “La Fondazione con la nuova presidenza sarà costantemente impegnata nel lavorare in continuità rispetto al lavoro svolto fino a questo momento, e nel rispetto dei valori di Pinuccio Sciola, il rispetto per la natura, per il territorio e per le persone", ha spiegato la neo presidente, "perché l’arte non venga considerata un fine o un punto di arrivo, ma costituisca un pretesto per realizzare un’effettiva inclusione culturale e soprattutto sociale. La Fondazione continuerà a consolidare e intensificare i rapporti con gli enti, le istituzioni e tutti gli interlocutori qualificati pubblici e privati per proseguire in un processo di internazionalizzazione culturale che porti alla massima divulgazione e valorizzazione dell’intero percorso artistico di Pinuccio Sciola".