BRISTOL. È il primo monumento dedicato al "Black Lives Matter" e raffigura una donna di colore. A Bristol, nella città dove a giugno era stata abbattuta la statua dello schiavista Edward Colston, all'alba del 15 luglio sorge un'altra scultura che raffigura Jen Reid, attivista di Liverpool.
È la prima volta che il movimento Black Lives Matter erige una propria icona, dopo che dalla morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio scorso a Minneapolis, sono state abbattute sculture ritenute simbolo di schiavismo e oppressione. Così sguardo e pugno destro in alto sul piedistallo che per oltre un secolo ha ospitato il bronzo, ormai per molti troppo pesante, del commerciante di Bristol.
Lo scultore del monumento intitolato "A Surge of Power (Jen Reid)" è Marc Quinn e la ragazza raffigurata è la stessa che dopo l'abbattimento della statua è salita sul piedistallo vuoto e ha assunto la posa che oggi appare in versione resinata. Un omaggio quindi al movimento americano utile, come ha spiegato Reid al The Guardian, a tenere alta l'attenzione sul tema del razzismo e del colonialismo.
Ma le polemiche non sono poche, e il sindaco della città britannica Marvin Rees, pur dopo aver affermato di non voler far rimettere la statua di Colston al suo posto, ha preso le distanze dall'azione "spontanea" di Quinn: "La scultura innalzata oggi è frutto della decisione di un artista di Londra", ha spiegato evidenziando l'estraneità dal fatto, "l'installazione non ha richiesto e non ha ricevuto alcun permesso".