Culture

Il "Magic bus" di "Into the wild" è stato rimosso: troppo pericoloso

 

 

 

 

Era diventato meta di pellegrinaggio per molti turisti estremi in cerca di libertà, il bus 142, o più conosciuto come "Magic bus" dal film "Into the wild". Molti giovani, troppi, nel tentativo di raggiungerlo, attraverso percorsi impervi nella natura incontaminata e ostile dell'Alaska alle pendici del Monte McKinley, hanno dovuto chiamare i soccorsi per tornare a casa, qualcuno addirittura non ce l’ha fatta. Per questa ragione era considerato troppo pericoloso e quindi era necessario rimuoverlo.

A portarlo via dal Denali National Park, un elicottero dell'esercito americano. Ormai del simbolico bus era rimasta solo una carcassa. Un ammasso di rottami per gli abitanti del posto. La storia che l'ha reso un simbolo invece è molto lunga e risale al 1992, quando era stato trovato al suo interno Christopher McCandless, privo di vita all'età di soli 24 anni, per denutrizione, dopo averci vissuto per 114 giorni. La vita di McCandless ispirò prima il romanzo di Jon Krakauer nel 1996 e poi l'omonimo film “Into the wild”, scritto e diretto da Sean Penn del 2007. Oggi il "Magic bus" non attirerà più altri visitatori imprudenti. La crisi del coronavirus poteva essere un'ulteriore motivazione che avrebbe spinto altri escursionisti nella natura selvaggia, lontano dal contatto con gli umani.