Culture

"Cinema educatore", a Cagliari la storia dell'Istituto Luce raccontata nel libro di Fiamma Lussana

Cienema-educatore

CAGLIARI. La storia dell’istituto Luce racchiusa in un libro dal titolo “Cinema educatore, l’Istituto Luce dal fascismo alla Liberazione (1924-1945)” scritto da Fiamma Lussana. Il volume, della collana Studi Storici Carocci, verrà presentato martedì 24 settembre, alle 19 nelle sale della Cineteca sarda, in viale Trieste 126. L’evento è presentato dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda, Centro Servizi culturali di Cagliari. Alla presentazione e conversazione con l’autrice Fiamma Lussana, che sarà coordinata da Antonello Zanda, interverrà inoltre Sergio Naitza, critico cinematografico e regista.

Durante la serata saranno proiettati materiali d’archivio. In particolare sarà proiettato un filmato inedito dell’Istituto Luce, la prima delle tre parti del film Guerra Nostra del 1926, con immagini originali della prima guerra mondiale prodotte dall’Esercito italiano, in anteprima in Sardegna con l’accompagnamento delle musiche originali realizzate da Arnaldo Pontis. Seguirà il cinegiornale integrale Il Duce in Sardegna, documento del viaggio di Benito Mussolini in Sardegna nel maggio 1942.

Nato dal confronto tra il patrimonio dell’Archivio storico Luce con documenti di prima mano e con fonti archivistiche tradizionali, il volume ricostruisce la storia dell’Istituto Luce dal 1924 al 1945, gli anni cioè che intercorrono tra la fondazione del piccolo Sindacato di istruzione cinematografica, sulle ceneri del quale nascerà L’Unione cinematografica educativa (luce), e il trasferimento dell’Istituto sulla Laguna dopo il crollo del fascismo.

Il libro, della professoressa di Storia contemporanea all'Università di Sassari Fiamma Lussana, attraverso la storia del Luce, offre un contributo innovativo alla storia del fascismo italiano e alla sua politica culturale, di cui il cinema Luce è stato un pezzo importante, destinato ad avere uno sviluppo sorprendente anche nell’Italia del secondo dopoguerra.

 A dispetto della prevalente funzione di pura informazione e propaganda che gli viene attribuita, l’Istituto Luce inaugura un originale sistema di comunicazione nazionalpopolare: nel corso degli anni Trenta, nella catastrofe della guerra e poi nella difficile ricostruzione morale e materiale del paese, le sue cineprese ritraggono con straordinaria forza evocativa anche la vita quotidiana, le tradizioni, le emozioni di tutti gli italiani.