SENEGHE. Il viaggio in versi tra poesia sarda, italiana e internazionale sta per iniziare. Ancora un’anteprima e poi si entra nel vivo del Cabudanne de sos poetas, la manifestazione di Seneghe dedicata alla poesia dal 5 all’8 settembre.
C’è ancora il tempo per celebrare le voci dei poeti della Beat Generation registrate durante il primo festival internazionale dei poeti a Castel Porziano nel 1979: il progetto “Alberi-poeti” a cura di Nino Iorfino, sperimentatore multimediale. L’opera “Poesie degli alberi: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979” verrà presentata il 4 settembre a Prentza de Murone da Nino Iorfino e Lidia Riviello di Rai Radio 3, e poi la Gara a poesia, in Piazza dei balli, con Salvatore Ladu e Celestino Mureddu.
“Viaggi. Itinerari di versi” è il tema della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas, curata dall’associazione Perda Sonadora. Quattro giorni di incontri, laboratori, mostre, teatro, concerti, attività culturali e laboratoriali. Un programma nutrito con oltre 60 ospiti tra cui poeti, attori, musicisti, registi, studiosi e intellettuali che leggeranno le poesie tra gli scorci più suggestivi di Seneghe: Prentza de Murone, Campo della Quercia, Putzu Arru, Piazza dei balli, Bar Su Recreu, Casa Addis e Domo de sa poesia.
Tra i nomi italiani: Ida Travi, poetessa tra le più eclettiche della poesia italiana, con il suo volume in versi “Tasàr, animale sotto la neve”. Alba Donati, con “Tu, paesaggio dell’infanzia”, opera che raccoglie le sue poesie dal 1987 a oggi. “Il commissario Magrelli”, alter ego di Valerio Magrelli, ma anche commissario della poesia civile, di attualità e di denuncia. La difficoltà di comunicazione tra esseri diversi, tra umano e mito, nella poesia raccolta in “Lighea” di Mariagiorgia Ulbar. E inoltre la poesia come gesto primordiale legato alla nascita con “Spalancati spazi. Poesie 1995-2016" di Claudio Pozzani.
Per la sezione internazionale continua il forte legame tra Seneghe, Francia e Turchia: la sociologa e attivista turca per la pace e i diritti umani Pinar Selek con il suo libro “Lontano da casa”. La saggista italiana di origine armena Antonia Arslan con “Benedici questa croce di spighe”, una raccolta di voci dei principali esponenti della cultura armena assassinati durante il genocidio del 24 aprile 1915. E ancora dalla Francia Franc Ducros con Gisèle Pierra e Serge Pey.
Il viaggio continua attraverso la fotografia, questa volta è quello delle rotte disperate dei migranti: “Harranga” (in dialetto marocchino e algerino, migrante che viaggia senza documenti), un progetto frutto di un lungo lavoro iniziato nel 2010, diventato poi un libro e una mostra fotografica, del fotogiornalista Giulio Piscitelli, allestita apposta a Seneghe a Casa Addis.
Si entra nel cuore della manifestazione con lo spazio dedicato alla poesia sarda e alla sua tradizione in versi: la poetessa Rachel Falchi, nata a Bangalore, nel sud dell’India, ma sarda di adozione, porterà la sua raccolta di poesie “Muidas de coro”. “Su grodde bosa at a contare de me” è invece la raccolta di poesie del poeta pattadese Nanni Falcone. Il viaggio nella poesia sarda continua con la presentazione del libro “O bella musa ove sei tu? Viaggio nel mistero della gara poetica” dello scrittore, poeta, intellettuale sardo Pierpaolo Pillonca, scomparso lo scorso anno.
C’è lo spazio anche per il rap napoletano, fuori dalla Sardegna, ma vicino per assonanze linguistiche, geografiche e musicali, con “Via mo - Storie di rap a Napoli e dintorni” di Antonio Bove. Dialogheranno con l’autore i rapper JOZ, Ale Zin e Alessio Mura (Balentia).
Non mancherà inoltre l’appuntamento con le tradizionali “Buonanotti” che ospitano al Capudanne i concerti tra musica, reading e poesia che sarà questa volta a Casa Addis/Domo de sa poesia. Venerdì 6 settembre sarà il concerto dei Machina Amniotica ad aprire lo spazio dei live. Una performance fatta di immaginari musicali, cinematografici e letterari - tra le opere di William Borroughs, i movimenti surrealisti e dadaisti, David Cronenberg e David Lynch - da cui i quattro musicisti Roberto Belli, Marco Rocca, Arnaldo Pontis e Paola Cireddu attingono liberamente per poi rielaborarne i contenuti.
Sabato 7 settembre si salperà da Seneghe per attraversare il Mississippi e sbarcare nel Sahara sulle note del Delta blues di Faris Amine, artista italo-algerino di grande talento.
Domenica 8 settembre musica e parole con “Arpoiesis concerto per arpa elettrica” dal libro di Andrea Melis “Piccole tracce di vita. Poesie urgenti”. Ad accompagnare il poeta cagliaritano ci sarà l’arpa elettrica dell’unconventional arpist Raoul Moretti.