FORDONGIANUS. Dopo l’anteprima di luglio al Museo Nivola di Orani, entra nel vivo l’undicesima edizione dell’Here I Stay, festival di musica indipendente organizzato dall’omonima associazione culturale. Dopo la Barbagia ci si sposta nell’Oristanese, per la precisione alle antiche terme romane di Fordongianus, tradizionale location del festival. Si tratta di un sito archeologico di grande importanza vicino alla riva del fiume Tirso. Il palco è incorniciato dagli alberi e la vicinanza di un’area verde consente al pubblico del festival di campeggiare e riposare dopo la lunga giornata di concerti e di festa. Guest star della giornata è il producer londinese Gold Panda, con la sua elettronica dal calore umano, ma non meno importanti sono gli A Place To Bury Strangers, un potentissimo trio newyorkese che si muove in ambiti shoegaze, noise e new wave. Tornano nell’Isola i romani Giuda, con la loro performance incendiaria. Ad aprire la giornata saranno il bluesman sulcitano Matteo Leone e i villacidresi Ahead/Astern, con la sorpresa - ma fino a un certo punto - di Su Contrattu Seneghesu, quartetto di canto a tenore del Montiferru: un modo per far dialogare la tradizione sarda con la musica contemporanea.
Insomma: durante la giornata si alterneranno sui palchi band sarde, nazionali e internazionali, ci saranno dj set pomeridiani e notturni per un festival dove si respira aria di comunità, all’insegna della musica indipendente - “rock” ed elettronica -, della sostenibilità, del paesaggio e dell’enogastronomia.
L’evento, realizzato con il supporto del Comune di Fordongianus e il contributo della Fondazione di Sardegna, è reso possibile anche grazie a diverse altre collaborazioni. Continua il rapporto con Sapori di Sardegna, che non solo farà assaggiare alle band prodotti tipici sardi, ma si occuperà della produzione dei nostri classici bicchieri ecosostenibili. Sul fronte del “food”, continua la collaborazione anche con lo chef cagliaritano Davide Bonu (Impasto).
Prossima tappa del festival è il 20, 21 e 22 settembre a Istellas, albergo che si affaccia sul lago Flumendosa a Nurri. La classica tre giorni vedrà protagonisti - tra gli altri - i Massimo Volume, i francesi Zombie Zombie, gli inglesi Housewives e gli americani Paw!.
LA LINE-UP
AHEAD/ASTERN (ITA)
Musica da catalogare nella cartella: post hardcore, post punk, math. Ma loro preferiscono usare un’unica parola: rock. Gli Ahead/Astern sono un trio sardo - per la precisione di Villacidro - che suona musica potente, spigolosa, chirurgica, da qualche parte tra i Fugazi e i Jesus Lizard. Musica da ascoltare ad alto volume, dicono: al festival saranno un bel cazzotto.
A PLACE TO BURY STRANGERS (USA)
Un incrocio perfetto tra new wave, noise e shoegaze. Il trio di Brooklyn - che ha pubblicato l’ultimo disco nel 2018, su Dead Oceans - è una delle sorprese della nuova edizione dell’Here I Stay. È una band che suona come ci si potrebbe immaginare un incontro tra Joy Division, Jesus & Mary Chain e My Bloody Valentine. Giri di basso post punk, una batteria che incalza, dritta e ossessiva, e poi saliscendi, muri di chitarre metalliche che saturano l’aria, atmosfere sinistre, romantiche e decadenti: una band esaltante che dal vivo non ci darà un attimo di respiro.
MATTEO LEONE (ITA)
Country e blues incontrano le sonorità del Mediterraneo, con riferimenti, colori e odori del Sulcis di cui è originario. Matteo Leone è un polistrumentista classe 1987, nato a Carbonia e di stanza a Calasetta, che ha da poco pubblicato il suo album d’esordio, “Scattered house place”: dalla musica afroamericana in tutte le sue sfaccettature - blues e jazz in primis - al ritorno alle sue origini. Un incontro felice ed estremamente ispirato.
GIUDA (ITA)
Avrebbero dovuto suonare all’Here I Stay l’anno scorso, ma uno sfortunato incidente gli ha impedito di farlo. Ci tenevamo molto ad averli ospiti e quindi eccoli qui. I Giuda sono una storica band punk romana che suona un mix di rock “anthemico” anni settanta insieme alla brutalità del primo punk inglese: riferimenti che vengono rielaborati dalla band in modo contemporaneo e originale. La band è famosissima specie per le incendiarie performance dal vivo, con una energia e una precisione che è stata apprezzata e riconosciuta letteralmente in tutto il mondo.
GOLD PANDA (UK)
Uno dei producer elettronici più amati e importanti degli ultimi anni, Gold Panda arriva per la prima volta in Sardegna ed è una delle grandi rivelazioni della nuova edizione dell’Here I Stay. Il producer propone una ricerca personalissima di melodie morbide e avvolgenti sostenute da beat danzerecci o passi più strascicati di matrice hip hop. Tra folktronica, glo-fi, psichedelia e glitch, il suono di Gold Panda è elettronica dal calore umano: eleganza, imprevedibilità, ingegno e malinconia.
SU CUNTRATTU SENEGHESU (ITA)
Ancora oggi molti lo ricordano come uno dei momenti più emozionanti di sempre dell’Here I Stay, quando il quartetto a tenore Su Cuntrattu Seneghesu fece una indimenticabile performance negli spazi dello Sleepwalkers di Guspini, al tramonto, circondati dal pubblico silenzioso e commosso del festival. Siamo orgogliosi di di portare un pezzo importante di tradizione sarda all’interno di un evento di musica internazionale, e di poter replicare quest’esperienza, sicuri del fatto che sarà altrettanto memorabile.