CAGLIARI. Lascia il porto di Arbatax la Alan Kurdi, la nave della Ong Sea Eye che ha fatto rotta verso la Sardegna mentre era diretta a Marsiglia, con 125 migranti a bordo. A spingere il capitano a puntare verso l'isola sono state le difficili condizioni del mare attese tra la Francia e l'Isola, dove si sta per abbattere una tempesta con raffiche di maestrale fino a 100 chilometri orari e onde alte fino a 8 metri. Muri d'acqua che quel tipo di imbarcazione non è in grado di affrontare.
Dopo l'attivazione delle diplomazie di Parigi e Roma la soluzione è arrivata nel pomeriggio, dopo che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha assicurato che lo sbarco sarà permesso solo in caso di condizioni critiche a bordo e che, comunque, in Italia resteranno solo 25 migranti e gli altri verranno redistribuiti in altri Paesi europei (qui la notizia).
? Der #AlanKurdi wurde nun der Hafen von Olbia auf Sardinien als #PlaceofSafety zugewiesen. Wir werden dort am Freitagmorgen um 6 Uhr (LT) ankommen. Eine weitere, ungerechte Seeblockade endet.
— sea-eye (@seaeyeorg) September 24, 2020
Danke an @damitdasklaas und @janboehm für Treibstoff, Proviant und Rettungsmittel ?? pic.twitter.com/m1LiUK7xRm
La Alan Kurdi è attesa per domani mattina alle 6 nel porto di Olbia: questo dovrebbe essere il porto di destinazione, secondo quanto comunicato dalla Ong con un tweet. "La nostra richiesta di un porto sicuro è stata soddisfatta, finalmente".
Le polemiche nell'Isola non si sono fatte attendere.
"È necessario tutelare e garantire la salute e l’incolumità pubblica", ha tuonato il consigliere regionale del Psd'Az Nanni Lancioni, "soprattutto in questa fase di emergenza dettata dal continuo incremento di contagi da coronavirus". L’annuncio del possibile ricollocamento dei profughi non rassicura certo le autorità isolane, già alle prese con problemi irrisolti nel Centro di prima accoglienza di Monastir. "Occorre la massima attenzione del Governo", conclude Lancioni, "al fine di salvaguardare il territorio isolano da un fenomeno che potrebbe determinare rischi dal punto di vista sociale e sanitario".
"Non solo non bloccano l’’immigrazione illegale dall’Algeria, ma addirittura riportano in Sardegna pure le navi delle Ong", attacca il coordinatore di Forza Italia Ugo Cappellacci, "Non possiamo dimenticare che, mentre le famiglie italiane reduci dal lockdown fanno le capriole per rimandare i figli a scuola e per rispettare tutte le cautele possibili, il Governo manda a spasso per le vie delle nostre città migranti che se ne infischiano della quarantena e che diventano un pericolo costante per la salute oltre che per la sicurezza nazionale. Per questo – ha concluso Cappellacci-, se avessero un briciolo di dignità, Lamorgese e Di Maio dovrebbero dimettersi subito”.
"È necessario tutelare e garantire la salute e l’incolumità pubblica – spiega l’esponente dell’assemblea di via Roma – soprattutto in questa fase di emergenza dettata dal continuo incremento di contagi da coronavirus". L’annuncio del possibile ricollocamento dei profughi non rassicura certo le autorità isolane, già alle prese con problemi irrisolti nel Centro di prima accoglienza di Monastir. "Occorre la massima attenzione del Governo – conclude Lancioni – al fine di salvaguardare il territorio isolano, e in particolare l’entroterra ogliastrino, da un fenomeno che potrebbe determinare rischi dal punto di vista sociale e sanitario".
- Redazione