CAGLIARI. I campanelli d'allarme suonavano da settimane. Oggi il verdetto: Air Italy, fu Alisarda, già Meridiana, chiude i battenti. Gli azionisti, Alisarda e Qatar Airways, durante un'assemblea dei soci hanno dichiarato la messa in liquidazione della compagnia. La conseguenza più immediata, la prima di una lunga serie difficile da prevedere, è lo stop alle prenotazioni. Con il conseguente piano straordinario per 35mila passeggeri che avevano acquistato i biglietti fino al 25 febbraio. Per chi avrebbe dovuto viaggiare in una data successiva sono previsti dei rimborsi. Nessuna certezza sul futuro dei collegamenti dall'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, dove Air Italy garantiva la continuità, anche senza sovvenzioni.
In bilico ci sono circa 1200 posti di lavoro (550 in Sardegna) e i trasporti aerei da e per la Sardegna. Sul dossier Air Italy il presidente della Regione Christian Solinas, già a Bruxelles per affrontare l'emergenza continuità territoriale aerea, ha chiesto un incontro urgente al ministro dei Trasporti Paola De Micheli e al collega dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: “La decisione dei soci di Air Italy di mettere in liquidazione l’azienda è purtroppo l’inevitabile risposta alle difficoltà che da tempo la compagnia stava incontrando in un mercato sempre più globalizzato e competitivo", dice il governatore, "ed è una scelta che non può lasciarci certo indifferenti. La Regione seguirà con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda, pensando in primo luogo alla serenità e al futuro dei lavoratori di Air Italy, e senza cambiare la strategia portata avanti finora per garantire il diritto alla mobilità dei sardi.
Il governo è già in campo. “Non è accettabile la decisione di liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il governo e senza valutare seriamente eventuali alternative”, ha detto Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei trasporti. “Pertanto mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo già calendarizzare a partire dalle prossime ore”.
Sono arrivate subito anche le reazioni dal mondo della politica regionale e dei rappresentati di categoria.
I rappresentanti di Federalberghi hanno definito la situazione “disastrosa per tutta la Sardegna” e si rivolgono ai rappresentati della Regione e del governo chiedendo di sostituire Air Italy con Alitalia sulle tratte da e per Olbia. Il movimento cinquestelle chiama in causa i padroni del vettore “che devono farsi carico di questa situazione disperata”, si legge in unanota, “garantendo continuità lavorativa alle professionalità di alto livello che oggi sono state messe sulla strada”. La segreteria regionale del Partito Democratico la reputa una “sconfitta da parte della Regione” e ritiene “necessario che tutti quanti, a partire dalla Regione, continuando con il Governo, si adoperino per trovare una soluzione che possa salvaguardare i posti di lavoro e l'intero sistema di trasporto della Sardegna”.Il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci sostiene che “la messa in stato di liquidazione di Air Italy e il rischio isolamento per la Sardegna debbano essere trattate per quello che sono: un’emergenza nazionale”.
Nelle prossime ore verranno nominati due liquidatori che si dovranno occupare di tutte le passività maturate e che matureranno verso i dipendenti. Il presidente di Air Italy Roberto Spada in una lettera ai lavoratori, ha comunicato “con profondo rammarico" la decisione unanime degli azionisti per la liquidazione. "A causa del perdurare delle difficili condizioni di mercato - si legge - non sussistono più le condizioni per il prosieguo dell'attività"
E in questo disastro aereo arriva la nota di Qatar Airways, socio di minoranza che dice: "Noi avremmo voluto ricapitalizzare, ma ciò sarebbe stato possibile esclusivamente solo con l'impegno di tutti gli azionisti". Un disastro aereo. Senza fiamme, per ora.