Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. La Regione starebbe per autorizzare l’ampliamento dello stabilimento Rwm di Domusnovas, la fabbrica di bombe che si trova nelle campagne del Sulcis e che di recente ha iniziato a produrre anche droni da combattimento. Questo, almeno, è quanto ha fatto intuire, senza troppi giri di parole, la presidente della Regione Alessandra Todde all’ultima conferenza per la pace promossa da Arci: Potrei strappare qualche applauso se dicessi no, ha detto in sostanza, e il giorno dopo mi ritroverei i tribunali e gli uffici dello Stato che commissariano la Regione e ottengono lo stesso risultato a cui ora voi vi opponete.
Due passi indietro: dal 2022 l’ampliamento è sottoposto a una valutazione di impatto ambientale a posteriori, quindi su lavori già eseguiti ma non autorizzati, e sulla quale la Giunta Todde era chiamata a deliberare. Qualche mese fa Todde aveva deciso di svolgere un supplemento di istruttoria. Sul tavolo erano arrivate delle relazioni corpose da parte degli ambientalisti sulle criticità e gli enormi impatti che questo ingrandimento della fabbrica avrebbe. Il governo ha continuato a spingere perché il progetto invece andasse in porto. E a un certo punto è arrivato l’ultimatum del Tar alla Regione per esprimere la valutazione di impatto ambientale.
Ora il termine sta scadendo e dalla Regione regna il silenzio assoluto, se non fosse per le dichiarazioni fatte da Todde all’ultima conferenza per la pace promossa da Arci, in cui ha fatto capire chiaramente che darà l’approvazione all’ampliamento.
Resta quindi solo la mobilitazione popolare, che infatti ci sarà: il 14 dicembre, davanti ai cancelli della Rwm, con un corteo che chiederà alla Regione di dire definitivamente da che parte sta.










