CAGLIARI. "E' passato un anno, siamo orgogliosi di averlo vissuto e di portare il Cagliari sempre più in alto,come avrebbe voluto". Grande folla e chiesa piena per l'anniversario della scomparsa di Gigi Riva: oggi la messa ricordo a Bonaria ha visto l'arrivo, poco prima delle 18, di una delegazione del Cagliari, tra cui Pavoletti e il presidente Tommaso Giulini.
Ed è proprio Pavoletti a parlare, all'ingresso della basilica, e quindi scambiare qualche parola con i giornalisti, ricordando come Gigi Ria sia "un eroe nazionale, non solo a Cagliari". Presenti anche i figli di Gigi, tra cui Nicola Riva che stamattina ha ricordato commosso il padre in un'intervista (QUI IL VIDEO).
Alla Messa in ricordo di Gigi Riva presente anche, in fascia tricolore, il sindaco Massimo Zedda, l’amministratore delegato del Cagliari Carlo Catte, il direttore generale Stefano Melis, il direttore sportivo Nereo Bonato, il segretario generale sportivo Matteo Stagno, il team manager Alessandro Steri.
Per la prima squadra: mister Davide Nicola, il suo vice Simone Barone e lo staff. Tra i calciatori il capitano Leonardo Pavoletti, Alessandro Deiola, Nicolas Viola, Gabriele Zappa, Gianluca Gaetano, Giuseppe Ciocci, Matteo Prati, Gianluca Lapadula, Sebastiano Luperto e Razvan Marin.
Padre Giovannino Tolu, durante l'omelia ha ricordato: "Io ho dei ricordi particolari, da ragazzino lo andavo a vedere, aveva un sinistro micidiale. Ha avuto un carisma particolare, lo rendeva famoso, sapeva giocare bene a pallone. È molto importante che noi facciamo memoria e lo teniamo presente. Era un ragazzo semplice, un uomo umile che a 6 anni ha perso il padre e a 16 anni la madre, quindi era necessario guadagnare la pagnotta e lui si è dato da fare. A Cagliari in genere venivano mandati i calciatori per punizione, ma lui ha trovato una famiglia, i sardi, coloro che gli hanno voluto bene e che gli vogliono tutt’ora bene. Parliamo di un uomo buono che non faceva cronaca, discreto, non faceva baccano. Amava stare nella famiglia. Lui è nato a Leggiuno , ma i sardi lo hanno adottato. Sarebbe potuto essere riempito d’oro, grandi somme, ma lui ha rifiutato tutto per la nostra isola per potersi realizzare come uomo".