SILIUS. I lavoratori della miniera di Silius hanno occupato i due pozzi a Gennas Tres Montis. A renderlo noto è la Cgil Sardegna, che spiega anche le ragioni della protesta: l’assenza di certezze sul futuro in vista della ripartenza dell’attività estrattiva, assegnata dalla Regione attraverso una concessione pubblica alla società privata Mineraria del Gerrei dal 1 luglio. I minatori sono fermi in una galleria a 600 metri di profondità e sono determinati a restare nei due pozzi fino a che non avranno risposte.
Sull'occupazione interviene l'assessora regionale all'Industria, Anita Pili. L'esponente della Giunta si schiera contro Igea: "Nell’incontro fissato per domani vogliamo far luce sul mancato rispetto, da parte di Igea, delle indicazioni fornite dalla Giunta regionale sulla continuità occupazionale dei lavoratori. Abbiamo dato indirizzi politici precisi finalizzati a mantenere la sicurezza dei posti di lavoro senza creare discriminazioni o disagio: in questo, discordiamo con la decisione unilaterale di Igea di spostare i minatori nel sito di Lula, a 200 km di distanza dai territori nei quali attualmente sono impiegati. Attendevamo che all’esito della verifica fatta con i lavoratori ci fosse comunicata la situazione per poterne informare la Giunta e decidere il da farsi prima di assumere qualsiasi decisione".
“Durante l’incontro di martedì scorso abbiamo appreso di alcune perplessità, riportate dagli amministratori locali. Pertanto ci auguriamo che il tavolo di domani serva a fare chiarezza su quelle che saranno le reali ricadute industriali occupazionali nel territorio, in vista dell’imminente inizio dell’attività della Mineraria Gerrei. Un incontro che, ribadiamo, vuole essere un momento costruttivo e soprattutto di verifica delle informazioni diffuse finora dalle parti e che necessitano di essere meglio specificate a beneficio dei lavoratori che attendono, giustamente, chiarezza e certezze. Relativamente al pagamento dell’ultima mensilità agli operai – conclude l’Assessore – stiamo facendo le opportune verifiche”.