CAGLIARI. Lo hanno sorpreso mentre consegnava un borsone rosso, ricevendo in cambio un panetto di hashish. Il protagonista stavolta era un insospettabile: 42 anni, dipendente civile del Ministero della Difesa. Così i Falchi della Squadra Mobile hanno scoperto un appartamento a Cagliari utilizzato come magazzino per lo stoccaggio della droga. Sono finiti in manette il quarantaduenne e anche il venditore ambulante proprietario dell'appartamento: i due rischiano sino a 20 anni di reclusione. Il blitz è scattato in via Brigadin, dopo diversi appostamenti davanti a un appartamento affittato.
Ieri sera quando l’uomo di 42 anni, dipendente civile del Ministero della Difesa, è arrivato nell’abitazione a bordo di un veicolo di grossa cilindrata, è entrato nel cortile condominiale e ha consegnato all’ambulante un borsone rosso, ricevendo in cambio un panetto di hashish preso dal borsone. Quando l’ambulante è entrato nel suo appartamento, mentre l’altro uomo si allontanava, gli agenti sono intervenuti e hanno tratto in arresto i due.
Nel borsone sono stati rinvenuti 200 panetti di hashish. I panetti erano sigillati uno per uno nel cellophane, avvolti con una carta bianca e contrassegnati da quattro sigle, che indicavano la diversa qualità dell’hashish. La droga sequestrata, una volta suddivisa in dosi, avrebbe alimentato la movida di Cagliari e avrebbe avuto un valore di mercato di oltre 200 mila euro, circa 10 euro a dose.
Gli arrestati sono stati indagati per il reato di traffico di stupefacenti e condotti nel carcere di Uta. Per l’ingente quantitativo di droga detenuta, i due rischiano sino a venti anni di reclusione e sino a 260 mila euro di multa.