CAGLIARI. Vigili del fuoco, Forestali, polizia municipale: tutti, ancora una volta sulla spiaggia di Giorgino. Continuano a bruciare le palle di posidonia che ricoprono l'arenile. E il fumo invade la carreggiata della Statale, creando a momenti dei disagi alla circolazione a causa della scarsa visibilità. Il nuovo intervento oggi pomeriggio: sul posto i volontari, che hanno provato a spegnere i focolai. Ma l'acqua non bastava, così è partita anche una squadra dei vigili del fuoco con un'autobotte.
Ma qual è l'origine del fenomeno, che va avanti da giorni? Autocombustione, si sono sbilanciati a dire in tanti (soprattutto molti, moltissimi "esperti" del web). Ma chi sta intervenendo tende a escludere la causa naturale. Tanto che Forestale e vigili del fuoco stanno indagando, perché si pensa alla mano dell'uomo. E sulle prime risultanze delle verifiche sul campo c'è riserbo. Stando a quel poco che trapela ci sono forti dubbi sul fatto che a bruciare sia solo la posidonia depositata sulla sabbia dalle mareggiate. Ci sarebbe anche una relazione dei vigili del fuoco ad attestarlo. L'odore acre che si solleva col fumo dalla spiaggia di Giorgino farebbe pensare a ben altro.
C'è una certezza sulla causa della durata: si tratta di un incendio ipogeo. Il fuoco cova negli strati non superficiali e si alimenta in continuazione. Come succedeva a Molentargius. Sarebbe necessario soffocarlo. Ma il luogo rende difficile l'operazione.