CAGLIARI. Non è possibile vederla a occhio nudo, si trova dove sono presenti temperature elevate che superano i 25 gradi, in un basso fondale e dove c’è un’alta pressione atmosferica. Sono le caratteristiche principali della microalga potenzialmente tossica presente a Calamosca, con una concentrazione superiore ai limiti previsti dalla normativa vigente. Come segnalato ieri dal Comune, può provocare riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti. Ma nonostante questo oggi la spiaggia era affollata e chi frequenta Calamosca non teme conseguenze: “Avrei avuto già qualche sintomo, può essere presente anche nelle altre spiagge”.
“L’Arpas da giugno fino a settembre dal 2014 effettua i campionamenti ogni 15 giorni, sia a Calamosca e a Pula”, ha spiegato Rosina Anedda, direttore del laboratorio di Cagliari dell’Arpas Sardegna. “Lunedì scorso abbiamo rilevato valori potenzialmente tossici, faremo ulteriori esami lunedì”.