CAGLIARI. “Schiavi mai: toccano uno, toccano tutti”, e ancora “Sacko uno di noi”. Sono i cori che questa sera si sono fatti sentire in piazza Palazzo a Cagliari in occasione del sit-in organizzato dall’Usb di Cagliari contro l’assassinio di Sacko Soumayla.
Il ragazzo, ventinovenne maliano, sempre in prima fila nelle lotte dell’Usb per i diritti sindacali e sociali dei braccianti della piana di Gioia Tauro, è stato ucciso domenica mentre insieme ad altri migranti si trovava in una fabbrica dismessa per cercare lamiere o cartoni con cui costruire una baracca. “Adesso questo nuovo ministro ha fatto la sua campagna vincente contro lo straniero”, ha detto Enrico Rubiu dell’Usb, “è un assassinio contro un lavoratore e quindi contro il diritto e contro il sindacato. Non ci accontentiamo del cordoglio di Conte, pretendiamo dai ministri del Lavoro e dell’Interno, visto che non hanno mai lavorato e non conoscono i diritti dei lavoratori, che facciano un po’ di lezione a scuola di assenza di diritti nel mondo del lavoro, non hanno speso una parola a favore di Soumaila”.