CAGLIARI. Due motociclisti morti in poche ore, il 53enne Attilio Orrù sulla 130 ad Assemini e il 43enne di Quartucciu Luca Piu, sulla 387 a Sant’Andrea Frius. E, in entrambi i casi, sotto accusa ci sono un paletto (di un cartello stradale) nel primo caso e il guardrail, su cui ha sbattuto la moto, nel secondo. Il tutto a meno di due settimane dal terribile incidente del ponte della Scafa, dove la trentunenne di Villamassargia Tania Cancedda ha perso una gamba – ieri il marito, rispondendo a una domanda sulla pagina Facebook del gruppo Balentes Bikers, ha detto che la moglie è uscita da quattro giorni dal coma farmacologico e si sta riprendendo, nonostante l’amputazione dell’arto –, senza contare gli altri motociclisti morti nell’Isola, in gran parte turisti, in questi primi cinque mesi del 2018.
“Le cause principali di queste morti dipendono da comportamenti umani, come velocità eccessiva e distrazione – spiega Michele Vacca, referente regionale dell’associazione Motociclisti incolumi – ma in alcuni casi alcune tragedie potevano essere evitate con i guardrail ‘salva-motociclisti’ o con paletti flessibili, già presenti in alcune strade della provincia di Sassari”.
