CAGLIARI. Avevano occupato un vecchio spogliatoio del Cus negli impianti di Sa Duchessa: dopo un lungo braccio di ferro gli studenti avevano trovato l'accordo - o comunque le condizioni per un armistizio - con l'Ateneo e la polisportiva universitaria. Ora gli studenti rilanciano e scatta una nuova occupazione, per la nascita del nuovo centro studi autogestito. Stavolta nella facoltà di Psicologia, al piano terra.
"Non ci hanno demoralizzato le pressioni del Cus, del rettorato, di coloro che erano stati mandati a farci desistere, in tutti i modi", annunciano, "Abbiamo occupato una volta e lo rifaremo ogni qual volta sentiremo la necessità di liberare altri spazi dall’incuria e dall’abbandono restituendoli agli studenti, ma c’è di più. Abbiamo un progetto, un grande progetto, quello di creare un centro studi del tutto autogestito, un luogo di produzione di nuovo sapere, slegato dagli interessi esterni alle facoltà, ma proprio degli studenti o studiosi, come noi, non legato a esigenze di mercato o allo sfruttamento". In quel luogo, nei propositi dei ragazzi, ci sarà "un’aula studio, ci sarà una biblioteca, ci sarà un archivio, ma non è questo il cuore del progetto. Il cuore del progetto siamo noi e siete voi", dicono rivolti ai colleghi, "e il nostro metterci in gioco per costruire questo centro studi".
Le interviste tra gli studenti durante l'occupazione al Cus