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CAGLIARI. Dopo la candidatura della Germania per ospitare l’Einstein Telescope, l’interferometro per il rilevamento di onde gravitazionali, arrivano i primi commenti della Regione.
“Il fatto che anche la Germania abbia ufficializzato la volontà di ospitare l’Einstein Telescope non ci coglie di sorpresa”. Queste le parole di Raffaele Marras, consulente per l’Et per la presidente della Regione. “Anzi – continua – considerato che noi auspichiamo una conformazione ad L dell’infrastruttura (che interesserebbe due siti) la candidatura della regione della Lusazia in Sassonia, rappresenta un’occasione per rafforzare quella di Sos Enattos”.
Nei giorni scorsi si era espresso lo stesso premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, presidente del comitato tecnico-scientifico istituito dal Ministero per l’Università e la Ricerca a sostegno della candidatura italiana, dalle pagine del periodico tedesco Tagesspiegel. L’augurio del premio Nobel era di una collaborazione italo-tedesca nella realizzazione dell’Einstein Telescope, una parte in Sardegna e una in Sassonia, definendola per altro la soluzione migliore anche dal punto di vista scientifico. “Il rilevatore necessario a misurare le onde gravitazionali dovrebbe essere costruito in Sassonia e in Sardegna – ha affermato Parisi - Entrambi i Paesi vantano una lunga tradizione di eccellenza scientifica e sono in grado di sostenere a lungo termine un progetto di così grande portata”.
“A conforto di questa posizione – spiega Marras – già nel dicembre 2024, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e il Deutsches Zentrum für Astrophysik (Dza), hanno sottoscritto una lettera d’intenti in cui si sono impegnati per una cooperazione sull’Einstein Telescope”.
“Con questo accordo – ha dichiarato in proposito Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn – vogliamo unire le forze per affrontare insieme le sfide scientifiche e tecnologiche che l’Einstein Telescope ci pone davanti e costruire un’infrastruttura che sia non solo all’avanguardia, ma anche simbolo di cooperazione europea”. “Inoltre - aggiunge ancora Marras – le interlocuzioni tra Ministero della Ricerca, Infn, Regione e Sassonia sono state avviate da tempo, proprio nell’ottica di sviluppare una fattiva collaborazione che porti benefici a entrambi”.
Intanto, nei prossimi giorni avrà luogo la conferenza di servizi preliminare, convocata dal Provveditorato, per acquisire i pareri rispetto ai risultati degli studi relativi alle peculiarità che avrebbero le configurazioni a triangolo o a L della costruzione di Einstein Telescope a Sos Enattos.














