Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. Non più 60 minuti di distanza dal punto nascita, ma 54. E un "margine di flessibilità del 10%". Questa la modifica della Giunta regionale ai requisiti di accesso al contributo di 1500 euro previsto in Sardegna per le donne prossime al parto che vivono in zone lontane dai punti nascita e in comuni in cui c'è particolare difficoltà di accesso ai servizi sanitari. Soldi dati dalla Regione come "ristoro" per le spese sostenute.
Il provvedimento modificato è quello del 9 luglio 2025: dopo la sua pubblicazione in tanti avevano fatto notare come alcuni paesi sardi erano rimasti fuori per pochi chilometri, con la distanza dall'ospedale fissata tassativamente a 60 minuti. Una beffa per le future mamme che non avrebbero potuto far richiesta del "bonus" economico riservato a chi deve affrontare un viaggio di circa un'ora per andare a partorire il proprio figlio o la propria figlia.
Ora la "modifica estensiva", così la chiama la Regione, su proposta dell’assessore alla Sanità per "rendere più equo il sistema di individuazione delle beneficiarie, tenendo conto delle effettive condizioni territoriali e infrastrutturali che influenzano i tempi di percorrenza verso i punti nascita".
“Si tratta di un impegno concreto per la parità territoriale”, spiega l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi. “Con la nuova deliberazione, la Regione intende garantire un sostegno più equo alle madri che vivono in aree con limitata accessibilità ai servizi sanitari, rafforzando la tutela del diritto alla salute e la coesione territoriale”.
Ricapitolando: nei requisiti del tempo minimo di percorrenza casa-ospedale ora si legge "54 minuti" (6 minuti in più di prima), e come sempre - questo è rimasto invariato - potranno beneficiare del contributo le donne residenti da almeno 12 mesi nei Comuni individuati con decreto assessoriale e che abbiano partorito (o interrotto la gravidanza dopo il 180° giorno) in un punto nascita del Servizio Sanitario Regionale.
Per i parti del 2024, le domande potranno essere presentate entro il 31 dicembre 2025. L’erogazione avverrà secondo l’ordine cronologico degli eventi, nei limiti delle risorse disponibili. "La misura, finanziata con un ulteriore stanziamento di 500mila euro per l’anno 2025", ricorda la Regione, "si inserisce in un quadro di interventi volti a contrastare il disagio legato all’isolamento geografico e a promuovere la natalità nelle aree più periferiche della Sardegna".