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CAGLIARI. “La vita dei lavoratori viene prima di ogni cosa. Per questa ragione continueremo a vigilare e sostenere ogni iniziativa capace di offrire e garantire condizioni di lavoro sicure”. Così il segretario generale della FenealUil, Gianni Olla, sull'incidente sul lavoro avvenuto ieri in un cantiere lungo la statale 131 Dcn dove un operaio di 25 anni è caduto dal cavalcavia rimanendo gravemente ferito.
“Ogni infortunio, ogni incidente sul lavoro rappresenta una sconfitta – evidenzia Olla -. Come Segretario Generale della FenealUil Sardegna esprimo forte preoccupazione per questa situazione. La frequenza e la gravità con cui stanno avvenendo deve sollevare un interrogativo in noi e in tutti: stiamo introducendo tutti gli strumenti possibili per contrastare, combattere e sconfiggere una piaga non degna di una società civile?”.
E il segretario generale mette in evidenza le criticità: “Ponteggi montati in modo non adeguato, assenza di parapetti, scale fissate male – elenca Olla - mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e persino la presenza di lavoratori non regolarmente assunti descrivono una realtà che purtroppo non si ferma, anzi gli ultimi segnali sembrano delineare un fenomeno in aumento in molti cantieri della Sardegna”. Secondo il segretario generale si tratta di “criticità che non possono più essere ignorate e a cui occorre mettere la parola fine – sottolinea - Ecco perché chiediamo un’azione incisiva da parte dei Carabinieri, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro e di tutti gli organi deputati. Nella consapevolezza che la sicurezza non è un semplice adempimento burocratico bensì un diritto fondamentale dei lavoratori, da tutelare ogni giorno”.
Secondo la FenealUil è fondamentale attivare tutti gli strumenti di prevenzione: “Chiediamo alle imprese virtuose di avvalersi delle visite tecniche di cantiere offerte dagli Enti Bilaterali dell’Edilizia, che hanno una funzione di consulenza e supporto – precisa Gianni Olla -. Sono questi strumenti che aiutano le aziende a operare nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, prevenire sanzioni e migliorare la gestione dei cantieri, ma soprattutto salvare l’integrità e la vita dei lavoratori”.
Sottolineando l’importanza della campagna Zero morti sul lavoro, il Segretario Generale aggiunge: “I controlli da soli non bastano – conclude - . Occorre un’azione strutturata che unisca prevenzione e formazione, sanzione e incentivi per le imprese virtuose. Chi viola la legge deve sapere che sarà punito in modo serio e immediato. La sicurezza nei cantieri edili non è un costo, ma un investimento nel futuro della Sardegna e nella dignità di chi lavora”.