CAGLIARI. Tempi d'attesa interminabili, pazienti costrette a emigrare fuori Sardegna per eludere la burocrazia e ottenere diagnosi più rapide, sale operatorie insufficienti. Sono solo alcuni dei problemi che le pazienti oncologiche dell'Isola sono costrette ad affrontare quotidianamente. Problemi che rischiano di aggravarsi con l'accorpamento tra gli ospedali Businco, Brotzu e Microcitemico. "Non possiamo stare dietro ai tempi della burocrazia - denuncia Sonia Aresu, paziente oncologica - io ho atteso il referto istologico per mesi per scoprire che avevo un tumore e dovevo sottopormi a chemioterapia".