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CAGLIARI. “Le parole dette dal ministro Urso nel corso dell’incontro sulla Portovesme srl sono una beffa per i lavoratori e per le loro aspettative oggi tradite”: così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante ha duramente criticato quanto emerso nella riunione, ovvero che non ci sono investitori intenzionati a subentrare a Glencore per continuare a produrre piombo e zinco.
“Il ministro - ha detto Durante - dovrebbe ritornare nella fabbrica e comunicare ai lavoratori questo esito fallimentare che rappresenta l’esatto contrario di quanto aveva detto lo scorso dicembre in una assemblea pubblica in azienda, quando aveva definito come strategiche quelle produzioni, precisando che il governo ne avrebbe garantito la continuità, con o senza Glencore”.
Oltretutto, l’operato del governo mette in discussione il futuro dell’intero polo industriale del Sulcis visto che al momento non ci sono soluzioni concrete per Eurallumina e Sider Alloys.
Per la Cgil la possibile localizzazione nel Sulcis di centri di stoccaggio di materie prime critiche e le eventuali produzioni di litio attraverso il trattamento della black mass, qualora superassero il vaglio dell’approvazione da parte delle istituzioni europee e dei vincoli di natura ambientale, da sole non bastano a garantire l’occupazione di tutte le maestranze oggi a rischio. Per questo l’attenzione resta alta e nessuna iniziativa sindacale può considerarsi esclusa.