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CAGLIARI. Arrestato in flagranza un cittadino cinese per l’ipotesi di reato di possesso di documenti d’identificazione falsi. È successo all'aeroporto di Elmas, nella sera di mercoledì.
L’uomo, nel corso delle operazioni di controllo di frontiera in uscita dal territorio nazionale attraverso il volo British Airways Cagliari - Londra, si è presentato all’operatore addetto esibendo un passaporto di nazionalità giapponese con l’intento di superare la frontiera. Tuttavia, a seguito di un errore di lettura del documento mediante il portale automatico e-gate, si è proceduto al controllo “manuale” tramite il sistema informatico dedicato, dal quale è emersa un’anomalia di lettura del micro-chip. Pertanto gli agenti operanti, avendo dedotto la presunta non genuinità del documento esibito, hanno proceduto ad un controllo più approfondito, dal quale è emerso che lo stesso risultava contraffatto in quanto recava le pagine di copertina e la pagina dei dati biometrici realizzate con tecniche di stampa differenti da quelle previste nel supporto originale.
L’ulteriore tentativo di “intervistare” il soggetto ha sortito esito negativo in quanto, dopo una serie di dichiarazioni reticenti, gli agenti hanno constatato che lo stesso non riusciva ad esprimersi in quella che avrebbe dovuto essere la sua lingua madre, ossia il giapponese, avendo sempre risposto in un inglese precario e contemporaneamente riferito di parlare il cinese. Non essendo stato trovato in possesso di ulteriori documenti genuini, necessari per risalire alle sue esatte generalità, l’uomo è stato sottoposto ai rituali accertamenti foto dattiloscopici negli uffici della polizia scientifica.
Dopo le formalità di rito è stato tratto in arresto. Disposta la convalida dell’arresto ed il sequestro del passaporto incriminato. Contestualmente il cittadino extracomunitario ha patteggiato la pena della reclusione di dieci mesi e 20 giorni, con sospensione condizionale in attesa delle determinazioni amministrative inerenti alla sua posizione nel nostro Paese, avendo il medesimo avanzato richiesta di protezione internazionale.