CAGLIARI. Sono gravi, ma stazionarie, le condizioni del giovane di 19 anni di Gesico ricoverato in Rianimazione al Policlinico per la meningite. La ricostruzione degli ultimi giorni, però, fa pensare che ci sia stata qualche falla nella gestione del caso. E le omissioni non sono solo recenti.
Da Gesico il giovane si era rivolto al pronto soccorso di Isili già martedì, con i familiari. Aveva la febbre alta, accusava dolori. La preoccupazione era tanta: venerdì 16 era stato anche lui al Cocò, la discoteca dove si trovava anche Giovanni Mandas, il cagliaritano morto per meningite lunedì notte. Il dato pare sia stato riferito ai medici. Ma il ragazzo è stato rimandato lo stesso a casa. Le sue condizioni si sono aggravate, Così giovedì notte nuova corsa verso l'ospedali di Isili. Da qui il trasferimento d'urgenza al Policlinico, nel reparto di Rianimazione. L?infezione da meningococco di tipo B poteva essere riconosciuta prima? Ad accertarlo sarà il servizio di Igiene pubblica della Assl, diretto da Giorgio Carlo Steri. Intanto negli ambulatori di via Sonnino - ma anche a Senorbì - si sono riversati centinaia di ragazzi, tra ieri e oggi, che chiedono di essere sottoposti a visita: a coloro che manifestano sintomi influenzali viene somministrata una pastiglia. Tra i ragazzi, soprattutto coloro che venerdì scorso erano al Cocò, c'è molta preoccupazione. Ma i medici stanno ercando di mantenere la situazione sotto controllo.
E non è la prima volta che il nome della discoteca - che questo fine settimana resterà chiusa per decisione dei gestori - viene collegato all'infezione da meningococco. Il ragazzo di Gesico era lì anche durante una serata di fine dicembre. Quando in pista era presente anche Luca Pisano, il coetaneo di Tortolì morto a causa del batterio killer. E c'era anche un ragazzo di Senorbì, anche lui contagiato. Il diciannovenne di Gesico si era sottoposto alla profilassi. Ma non ha fatto il vaccino: il suo nome non risulta nei registri Assl. Non è chiaro se non si sia presentato o se non sia stato chiamato.