CAGLIARI. "Il Governo non osi sfidare la volontà espressa dal popolo sardo democraticamente con il referendum". A schierarsi apertamente contro il deposito nucleare in Sardegna è Ugo Cappellacci, neoeletto deputato, che - a pochi giorni dalla pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee - lancia un chiaro appello al Governo (QUI LE PAROLE DEL MINISTRO USCENTE CARLO CALENDA). L'attesa, infatti, aumenta anche nell'Isola: entro la settimana prossima si conosceranno le regioni idonee a ospitare il deposito unico nazionale delle scorie radioattive e la Sardegna, dagli esperti, è già stata indicata come terra potenzialmente adatta. E, nonostante i sardi si fossero già espressi con parere contrario alla realizzazione del deposito, il rischio resta altissimo.
"Quasi 900 mila cittadini, pari al 97% dei votanti, hanno espresso la propria contrarietà alla realizzazione del deposito nella nostra terra - scrive Cappellacci - Non esiste nessun consesso e nessun conciliabolo che possa sostituirsi ad una comunità che nel suo insieme si è già pronunciata e ha detto un chiaro "No" al deposito nella nostra isola".