CAGLIARI. "Accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile" Luoghi la cui "struttura demografica" è "compromessa" e che quindi "non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma non possono nemmeno essere abbandonate a sé stesse. Hanno bisogno di un piano mirato che le possa assistere in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento in modo da renderlo socialmente dignitoso per chi ancora vi abita”. Il testo, o i questi specifici estratti, provengono dal documento "Piano strategico nazionale delle aree interne" della presidenza del consiglio italiano.
La denuncia, in Sardegna, arriva da Emiliano Deiana, ex presidente dell'Anci, che tuona: "Questo è ciò che il Governo Nazionale pensa di chi vive nelle aree interne", e aggiunge: "L’idea del Governo, cito Franco Arminio (poeta e scrittore italiano ndr.), è quello di un grande Hospice a cielo aperto. In realtà, per essere onesti, è l’idea trasversale di tutte le classi dirigenti urbane: di destra e di sinistra. Quando va bene pensano al “museo a cielo aperto”: buono per il gozzoviglio del Grande Sagrificio".
Deiana a questo punto lancia un appello: "Ora: c’è chi non si arrenderà mai a questa deriva. Nelle aree interne e nei paesi esiste intelligenza, passione, amore, voglia di vivere, tensione ideale, voglia di lavorare e produrre; esistono saperi impossibili da replicare altrove. Ma possibile che non ci sia modo di far diventare questa emergenza come emergenza nazionale? Nelle aree interne vivono 10 milioni di cittadini (quasi quanti hanno votato al referendum ultimo); amministrano il 48% del territorio nazionale (in Sardegna il 99%). Non siamo né pochi né deboli. Siamo divisi. Ed è il momento di unirci".