Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. Il comune di Cagliari scende in campo per prevenire gli effetti delle ondate di calore sui cittadini e lo fa con il programma “Estate Solidale 2025”.
Il piano, presentato questa mattina a Palazzo Civico e che inizierà dal 1 luglio fino al 30 settembre, ha come obiettivo quello di gestire situazioni di crisi e garantire interventi a domicilio a tutela delle persone in stato di fragilità. Verrà, quindi, attivato uno sportello di ascolto telefonico, grazie al supporto della Croce Rossa Italiana del comitato di Cagliari. Non solo, saranno aumentati anche i posti, per un totale di 140, nei centri di accoglienza nelle strutture assistenziali a bassa soglia, dove verranno estesi anche gli orari di accessibilità. “L’amministrazione ha realizzato un programma integrato che non soltanto consente di mettere a disposizione un numero verde per le emergenze, ma anche una serie di iniziative volte a potenziare l’assistenza domiciliare e l’accessibilità all’interno della spiaggia del Poetto, mettendo a disposizione degli Oss per due giorno a settimana” – spiega l’assessora comunale alla Salute Anna Puddu – “L’obiettivo è anche quello di sostenere condizioni di vita più dignitose per le persone senza dimora, ma anche quello di realizzare dei posti di emergenza per cercare di intercettare la forma di disagio più estremo che è quello della vita in strada”.
All’interno del programma, dal 1 agosto, rientra anche un sostegno alle famiglie con Isee non superiore a 10.140 euro per consentire ai più piccoli, in un età compresa tra i 5 e i 13 anni, di frequentare i centri estivi in spiaggia. A questo si unisce anche la presenza di un pullmino che percorrerà tutti i centri di quartiere della città per prendere bambini e bambine e portarli a trascorrere una giornata al mare con pranzo incluso. “Abbiamo cercato di studiare le misure garantite dall’Inps per l’iscrizione dei minori dei centri estivi, cercando. Di superare una grande criticità che è attualmente presente, il fatto che queste misure siano a rimborso. Questo prevede la necessità da parte dei nuclei familiari di anticipare le spese, ma non tutte le famiglie sono in grado di accedere a queste misure. Penso che tra i primi obiettivi dell’assessorato ci sia quello di restituire i diritti all’infanzia, all’adolescenza e al sostegno delle famiglie più bisognose”, conclude Puddu.