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CAGLIARI. Le dichiarazioni della presidente Todde non sono passate inosservate, specie agli occhi dell'opposizione regionale che parla di "distrazione di massa": la governatrice si era scagliata contro il governo nazionale, che dal ministero dell'Interno ha comunicato l’impossibilità di erogare il saldo della prima rata del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2025. "Ennesima ingiustizia", l'ha definita, annunciando.
"Ennesima 'operazione propaganda' della presidente Todde, che vorrebbe utilizzare il momentaneo mancato pagamento dell'1,68% dei Fondi di solidarietà comunale come cortina fumogena per oscurare il nulla della sua gestione dopo oltre un anno di governo. Un disperato tentativo di distrarre l'opinione pubblica isolana". Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, ha commentato le parole della Presidente della Giunta regionale sul saldo della prima rata del Fondo di solidarietà comunale per il 2025.
"Un allarme infondato, utile solo ad attaccare pretestuosamente il Governo Meloni. Infatti, l'importo ancora da erogare (circa 71 milioni di euro per i quasi 8mila Comuni italiani) è una cifra residuale che non giustifica i proclami barricadieri della Presidente. Peraltro, il ministero degli Interni ha già annunciato che sarà liquidata a brevissimo. Con quale coraggio la Presidente della Giunta può permettersi di fare i conti in tasca al Governo nazionale per un ritardo marginale, quando ha presentato in ritardo di ben quattro mesi la Finanziaria regionale, costringendo proprio i Comuni sardi a fare i salti mortali, e ha dimostrato un'incapacità preoccupante nella spesa delle risorse assegnate alla Regione, per esempio nel caso dei fondi del Fesr, come denunciato dal suo assessore del Bilancio, Giuseppe Meloni", ha aggiunto il Consigliere regionale di FdI.
“Todde conferma un amore non corrisposto per i numeri e persevera nell’arte della mistificazione per coprire il suo vuoto politico”. Così Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e Presidente della Commissione Affari sociali e Salute della camera interviene sulla vicenda delle risorse destinate ai Comuni. “Dopo il primo pagamento della prima rata del 27 maggio – evidenzia Cappellacci- è seguita una seconda erogazione e in tempi rapidi è prevista la liquidazione dell’1,68% residuo, che completa il trasferimento. In concreto, le difficoltà vissute dai Comuni nel 2025 sono dovute ai tempi biblici per l’approvazione della prima Finanziaria della Giunta Todde, licenziata dopo un anno e mezzo, e quattro mesi di esercizio provvisorio, e non certo al Governo”.