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CAGLIARI. Carichi di cocaina da Paesi Bassi e Belgio fino alla Sardegna a bordo di camion muniti di doppiofondo. È quanto hanno scoperto i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Cagliari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, che in queste ore stanno dando esecuzione, in Sardegna e in Olanda, a un provvedimento emesso dal Gip di Cagliari per la custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti (due in Italia e uno nei Paesi Bassi) e il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
L'operazione chiamata “EV MARKET GARDEN” costituisce l’epilogo di una complessa indagine eseguita da militari della Sezione Antidroga del Gruppo Investigazione contro la Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Cagliari, finalizzata a disarticolare quella che, in base agli elementi finora raccolti, si ritiene essere una organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
Secondo le ricostruzioni, il gruppo criminale composto da 8 persone (tre presunti promotori e cinque presunti fiancheggiatori) sarebbe radicato nella provincia del Sud Sardegna, ma con ramificazione nei Paesi Bassi e in Belgio e avrebbe importato sul territorio sardo oltre 77 chili di cocaina, per un valore di mercato che oscilla tra i 3 ed i 6 milioni di euro.
Il narcotico viaggiava dalle aree di Tilburg (NL), Breda(NL), Baarle Nassau (NL) e Baarle Hertog (BE) e veniva nascosto a bordo di automezzi muniti di doppiofondo. Questi, una volta caricati, si confondevano su strada con l’altro ingente traffico merci su gomma e avrebbero introdotto clandestinamente in Italia e poi sull’Isola la sostanza stupefacente per la cessione a trafficanti locali che lo rivendevano poi ai giovani sardi.
Oltre 20 chili di cocaina purissima sono stati sequestrati nel corso delle indagini e sono finiti in manette i 3 corrieri incaricati del trasporto della droga in Sardegna. Contestualmente è emerso anche come un’azienda agricola dell’area di Serrenti riconducibile a uno degli indagati avrebbe indebitamente percepito, nel periodo 2019-2023, contributi nel settore della Politica Agricola Comune (P.A.C.), a valere sul F.E.A.G.A. e sul F.E.A.S.R., per oltre 200mila euro, nonostante nei confronti del titolare sussistessero le preclusioni previste dal Testo Unico antimafia con riguardo ai soggetti già condannati per gravi reati di criminalità organizzata.
Il Gip ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre presunti promotori dell’organizzazione criminale, e il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e disponibilità finanziarie per un importo equivalente al profitto dei reati contestati, che si ritiene pari ad oltre 3 milioni di euro.
Sul territorio regionale i Finanzieri hanno proceduto stamattina all’esecuzione della misura cautelare nei confronti di due soggetti e hanno in corso le attività tese al sequestro di un’azienda agricola ubicata nell’area di Serrenti (con il relativo compendio di beni strumentali), di oltre 90 immobili, tra fabbricati e terreni (principalmente ubicati nel Sud Sardegna), nonché di disponibilità finanziarie, automezzi e beni di valore sino alla concorrenza prevista dal provvedimento cautelare.