VILLASIMIUS. Seicentomila euro nei confronti delle sole aziende di Villasimius, oltre un milione considerando tutte le altre. Un debito, quello accumulato della Valtur nei confronti delle imprese coinvolte nella gestione del Tanka Village, che rischia di compromettere l'estate di circa 500 dipendenti di una delle strutture alberghiere più grandi al mondo con un indotto da oltre dieci milioni di euro. "Dopo aver gestito in maniera pessima il villaggio, Valtur ha chiesto un concordato preventivo portando i libri dal giudice - spiega il sindaco di Villasimius, Gianluca Dessì - l'unica cosa che abbiamo potuto fare di fronte a questa situazione è stata suggerire alle aziende di fare ingiunzione di pagamento". "L'errore più grande della Valtur - commenta Dessì - è stato quello di aver esternalizzato i servizi. Ora attendiamo fiduciosi la riapertura della struttura".