CAGLIARI. Si torna a parlare del fine vita in Sardegna: oggi l'avvocato Filomena Gallo, presidente dell’associazione Luca Coscioni, è stata audita in commissione Sanità, sulla proposta di legge 59 sul suicidio medicalmente assistito, a firma del capogruppo del Pd, Roberto Deriu. Davanti al Parlamentino, la rappresentante dell’associazione ha parlato a sostegno della proposta di legge, che si occupa di definire le verifiche che devono essere effettuate dal sistema sanitario, davanti a una richiesta di fine vita manifestata da un paziente. “Oggi sono iniziate le audizioni sul testo di legge che l’associazione Luca Coscioni ha promosso e che detta tempi certi per le verifiche, le erogazioni di prestazioni come previsto dalla sentenza della Corte costituzionale sul caso Cappato” – spiega Gallo – “Questa legge regionale prevede per chi opera nell’azienda sanitaria quali devono essere i tempi da rispettare per fornire le verifiche e le risposte alle persone malate che chiedono di accedere alla morte assistita”.
Consapevolezza della richiesta, capacità di autodeterminarsi ed essere affetti da patologie irreversibili: questi alcuni dei presupposti per richiedere il suicidio medicalmente assistito che la Corte ha stabilito. “Le verifiche devono essere effettuate dal servizio sanitario nazionale previo parere del comitato etico che poi l’azienda sanitaria dovrà anche verificare le modalità con cui procedere. Confidiamo che la Corte costituzionale confermi la legge anche perché non aggiunge nulla a ciò che è stabilito dalla Corte, mentre attendiamo il legislatore che emani una norma completa per il rispetto di tutte le scelte di fine vita”, ha detto Gallo.
Per l’avvocato Gallo sembrano esserci dei buoni propositi affinché la proposta di legge 59 entri in vigore. “Il presidente Todde ha detto più volte di essere favorevole ad una legge adeguata. Voglio ringraziare tutti i consiglieri che hanno depositato la legge, evidenzia che c’è una buona volontà di legiferare nel rispetto dei diritti dei cittadini sardi. Grande attenzione oggi in Consiglio e nessuna polemica”, conclude l’avvocato Gallo.