CAGLIARI. Utilizzare l’intelligenza artificiale e strumenti tridimensionali per potenziare le attività di ricerca anche nelle scene del crimine: è uno degli obiettivi dell’accordo firmato questa mattina tra i carabinieri del Racis e Crs4, della durata di tre anni. Strumenti come intelligenza artificiale, sono diventati un potenziale pericolo perché usate anche in attività criminali, ma in questo caso saranno fondamentali per aiutare le indagini. “Ci siamo rivolti al Crs4 che è un’eccellenza in Sardegna e a livello nazionale e ha modo di mettere in campo tecnologie molto avanzate in ambito di genetica forenze, intelligenza artificiale e ricostruzioni 3D. Tutti settori che anche per noi dell’arma dei carabinieri sono di estremo interesse”, ha detto il comandante dei Ris di Cagliari Andrea Berti.
Il Crs4, inoltre, metterà a disposizione dei militari anche un’innovativa piattaforma di sequenziamento di ultima generazione, legata alle analisi di bioinformatiche, con l’intento di rendere sempre più rapide le attività di ricostruzione forense. “È un accordo che vede Crs4 coinvolto su tre grandi temi, il primo è l’intelligenza artificiale, l’altro tema riguarda quello di ricostruzioni di immagini. Il terzo tema riguarda il sequenziamento genomico, il connubio tra questa infrastruttura e il centro di calcolo rappresenta un unicum per questo tipo di opportunità tecnologiche, che speriamo di poter mettere a frutto nell’ambito di questa collaborazione con i carabinieri”, spiega l’amministratore unico di Crs4 Gicaomo Cao.
L’accordo siglato questa mattina prevede anche la pubblicazione di articoli scientifici e lo scambio di informazioni tra esperti del settore. Per il centro di ricerca sardo si tratta di un’opportunità per mettere in campo tutte le loro tecnologie. “Credo che in questo momento Crs4 abbia bisogno di confrontarsi con problematiche reali e quindi proseguire la sua attività di ricerca e sviluppo. Proviamo ad immaginare delle palestre di applicazione delle tecnologie che vengono sviluppate, questa mi sembra proprio l’occasione per dare sfogo a questo tipo di interazioni”, conclude Cao.