CAGLIARI. “Non è pensabile far morire il Businco e in concomitanza far morire il San Michele. Anche quest’ultimo morirà perché non riuscirà a sopperire sia agli interventi chirurgici che per le attività rianimatorie ma anche per la parte di degenza”. A parlare è il responsabile regionale di Usb Sanità Gianfranco Angioni in occasione del sit-in di fronte all’ospedale oncologico cagliaritano, in vista del trasferimento di due reparti (chirurgia toracica e chirurgia generale oncologica) dal Businco al Brotzu, per i lavori di ristrutturazione delle sale operatorie, che inizieranno questo sabato.
Ad alimentare le preoccupazioni delle sigle sindacali a tutela dei pazienti sono anche i reparti provvisori che accoglieranno gli oncologici, ritenuti inadeguati.
“La locazione predisposta dalla direzione generale è veramente grave, in quanto il reparto in cui si porteranno questi posti letto è completamente inadatto, sia per la parte logistica che impiantistica” - afferma Angioni – “Non ci sono bagni adeguati, all’interno delle camere di degenza non ci sono gas medicali per tutti i posti letto, i pazienti toracici hanno dei device che devono essere aspirati e senza aspirazione non potrebbero funzionare. Così si nega il diritto sacrosanto alla salute”.
“Il rischio è quello di andare incontro al caos parlando di pazienti fragili, in cui ogni minima cosa che va storta può costare tanto, questo non lo possiamo permettere”, fa sapere il segretario della Cgil a Cagliari Nicola Cabras.
L’allerta, però, rimane alta anche tra il personale sanitario perché, nonostante la consapevolezza di un rinnovo necessario, la preoccupazione è che il Businco vada incontro ad un destino simile a quello dell’ospedale Marino. Non solo, rimane anche lo spettro delle lunghe liste d’attesa. “Il rischio grossissimo che tutti abbiamo palesato in questo periodo è che tutti i pazienti che gravano in questa struttura siano costretti, visti i lunghi tempi, ad andare ad operarsi in altri centri del nord Italia soprattutto, ma non solo”, ha detto il dirigente medico della Chirurgia Toracica Alessandro Murenu.
Nel frattempo l'Arnas Brotzu comunica che "i reparti temporaneamente trasferiti al presidio San Michele continueranno a offrire la stessa qualità e attenzione di sempre". L'azienda ospedaliera rassicura così i cittadini: "L'attività assistenziale proseguirà senza alcuna interruzione e la qualità delle cure resterà invariata".